Caso Schwazer: Kostner squalificata ad un anno e 4 mesi. La pattinatrice Carolina Kostner è stata squalificata nell’ambito del processo che si è svolto oggi al Tribunale Nazionale Antidoping, allo stadio Olimpico a Roma, sul caso doping che ha travolto il marciatore Alex Schwazer per cui l’azzurra era accusata di complicità e omessa denuncia.
Per la Kostner, la Procura antidoping del Coni che aveva chiesto 4 anni e 3 mesi di squalifica, ma nel verdetto la squalifica decisa dal Tribunale nazionale antidoping è stata ridotta ad un anno a e quattro mesi e una multa di mille euro.
Nel mese di dicembre, la campionessa di pattinaggio aveva dichiarato che “non mi sono mai dopata, non ho mai aiutato Alex a farlo, e non ne ho saputo nulla fino a che il test è tornato positivo. Com’è possibile che chiedano una punizione più alta per me rispetto a tanti atleti squalificati per doping?”
Ad una persona che ami dai fiducia
In una intervista al Fatto Quotidiano, Carolina sostenne che “non avevo nulla da proteggere per quanto ne sapevo allora. L’ho fatto d’impeto. Lo so che ho sbagliato, ma ho avuto pochi secondi per decidere che cosa fare. Per me era assolutamente inconcepibile l’ipotesi che si dopasse. Ero in piena stagione -proseguì l’atleta-, quella dove ho ottenuto i risultati migliori della mia carriera. Nella mia testa c’era una sola domanda: come faccio a pattinare meglio domani, e dopodomani, e il giorno dopo ancora? Se mai avessi saputo, o anche solo sospettato che il mio ragazzo si dopava, non avrei mai e poi mai avuto la tranquillità per gareggiare così bene, per vincere”-
“Alex era la persona che amavo, con cui pensavo di passare la mia vita. Credevo sarebbe stato il padre dei miei figli. A una persona che ami così, dopo cinque anni di relazione, dai fiducia”, aveva poi aggiunto Carolina.
Una fiducia che oggi sembra esserle costata caro e che potrebbe compromettere la sua carriera. Ma non solo, con il verdetto della squalifica decade anche la medaglia di bronzo conquistata alle Olimpiadi di Sochi lo scorso anno. Dal canto suo, la difesa aveva chiesto il proscioglimento.