Mahmood ha perso molti fan negli ultimi giorni, dimostrando di aver perfettamente ragione sull’utilizzo dei social network.
Alessandro Mamood è famoso per diverse ragioni: oltre ad aver vinto il Festival di Sanremo due volte nello stesso anno, passando dalla categoria giovani a quella dei Big, il cantante è stato prima preso di mira perché “non italiano” e poi è stato oggetto di grande curiosità per il suo orientamento sessuale.
Mahmood ha risposto a tutto questo con estrema calma, discrezione ed equilibrio. Sui suoi profili social è estremamente attivo ma parla esclusivamente di musica e al limite di moda.
Il motivo? Per Mahmood i social sono uno strumento di lavoro, e nient’altro. In maniera completamente imprevedibile proprio quest’utilizzo così moderato degli strumenti social ha esposto il cantante a critiche feroci su Twitter e alla perdita di molti follower.
Fan delusi da Mahmood: “Ha sbagliato”
Appena è diventato famoso, ormai un anno e mezzo fa, Alessandro Mahmood ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un idolo dei social network italiani.
Carisma, talento e bella presenza avrebbero potuto essere utilizzati per trasformare il bel cantante di origini egiziane in un ennesimo influencer di cui non si sarebbe sentito gran che il bisogno. Mahmood però aveva tutt’altra idea in merito alla gestione della sua immagine social.
Innanzitutto ha dichiarato in più di un’occasione che il suo orientamento sessuale, così come quello di una qualsiasi altra persona, non dovrebbe attirare così tanto la curiosità del pubblico, dal momento che ormai si dovrebbe rispettare la libertà di qualsiasi essere umano di avere la vita sessuale che preferisce.
Nonostante tutto però, al cantante sono state attribuite diverse relazioni omosessuali, una delle quali con un ballerino di Amici che Alessandro avrebbe conosciuto grazie alla “mediazione” di Elodie.
Dopo un periodo in cui ha tentato la strada del “no comment”, Mahmood ha però voluto rilasciare una dichiarazione molto forte in merito all’atmosfera che oggi si respira sui social, e lo ha fatto in occasione di un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano. “La verità è che questi social sono un’arma a doppio taglio. Io sono il primo che li utilizza, ma perché devo anche lavorare su quei canali”.
Il motivo per cui si limita a un uso lavorativo dei social network è invece la tendenza a trovare il lato negativo delle cose. Sui social, ha sottolineato il cantante “tutti devono criticare sempre e a prescindere”.
A dar profondamente fastidio al cantante è anche la piega che sta prendendo il politically correct. Secondo Mahmood oggi si sta raggiungendo il limite opposto rispetto a qualche anno fa: se prima i social traboccavano di persone che si sentivano libere di dire la propria su qualsiasi argomento, anche con affermazioni offensive, oggi si assiste alla diffusione di una polizia del politically correct: anche affermazioni normali vengono aspramente criticate, con il risultato che è diventato impossibile esprimere la propria opinione sui social senza cadere dritti in qualche polemica.
Se fin qui il ragionamento di Mahmood avrebbe potuto essere perfettamente condivisibile, Alessandro ha fatto il grosso errore di citare un episodio molto controverso a sostegno della sua teoria. Mahmood ha citato infatti le affermazioni di Gué Pequeno in merito allo stile adottato da Ghali. Molti affermarono che Gué fosse stato sessista e offensivo nei confronti del giovanissimo rapper che ha l’abitudine di scegliere un abbigliamento molto gender fluid, ma Mahmood vede le cose diversamente: “Ha espresso solo un punto di vista” ha sottolineato Mahmood. Inutile dire che i follower non l’hanno affatto presa bene.
Le dichiarazioni di Mahmood hanno scatenato una vera e propria tempesta di commenti (critici) su Twitter, dove il cantante si è trovato nella paradossale situazione di essere in trend topic su un social network per aver affermato di non usare i social network in maniera molto “personale” proprio per paura delle critiche.
Molti utenti di Twitter hanno affermato che dopo le affermazioni di Mahmood in difesa di Gué e contro Ghali hanno deciso di non seguire più i suoi profili. Fortunatamente altri sono riusciti a fare una netta distinzione tra l’artista e l’uomo, affermando che continueranno ad ascoltare la sua musica anche non condividendone le idee.
“Mahmood stesso rappresenta una minoranza e si mette a difendere i maschi bianchi etero. […] La prossima volta taci che tanto non sarai mai davvero accettato da loro” ha scritto un’altra utente, che ha visto nelle affermazioni di Mahmood il desiderio di inserirsi nella società bianca, etero e ricca difendendone i principi e il modo di vedere la società. Dai suoi video, onestamente non si direbbe.
https://www.instagram.com/p/CCs6WslCYYD/
Se qualcuno si aspetta che Mahmood replichi alle critiche dai suoi profili social, ovviamente rimarrà deluso.