Autrice di 5 best seller Roberta Cavallo ci spiega i segreti per combattere la noia dei bambini a casa.
In questo periodo dove dobbiamo stare maggiormente a casa a causa del Covid-19 i bambini pagano più di tutti la situazione difficile perché costretti a stare quasi tutto il giorno richiusi e senza contatti.
Le scuole chiuse, la dad, le attività sportive bloccate, gli incontri con gli amichetti banditi, le visite ai nonni e agli altri parenti idem, e allora come aiutarli a combattere la noia?
Premesso che non tutta la noia viene per nuocere e che nell’arco della giornata è anche giusto che il bambino abbia dei momenti in cui si annoi, vediamo come combatterla grazie ai preziosi consigli di Roberta Cavallo, consulente genitoriale e autrice di ben 5 best seller sull’educazione dei bambini.
Ecco i segreti di Roberta Cavallo per aiutare i bambini a combattere la noia a casa
“Mio figlio si annoia”, “Non so cosa fargli fare tutto il giorno”, “Salta come un grillo”, ” Non ho un momento di pace”.
Da quando è arrivata la pandemia i bambini, così come tanti adulti, si sono ritrovati costretti a casa. Nelle famiglie ci si è dovuti riadattare a nuovi ritmi: dallo smart working, alla dad, così come al non avere più una vita sociale.
Insomma un cambiamento epocale, che di fatto ha portato i bambini a trascorrere molto più tempo da soli e a subire maggiormente la noia. Come fare allora per aiutarli in questo momento così particolare e difficile? Roberta Cavallo ci fornisce alcuni spunti utili per combattere la noia dei bambini.
1) In primis la fondatrice del metodo educativo Bimbiveri ci dice che non dobbiamo far sentire al bambino la pressione del non saper come impiegare il tempo. “Il bambino si annoia”, “Cosa gli faccio fare?” e via dicendo. Sono frasi che dobbiamo evitare di pronunciare in presenza dei bambini perché in questo modo percepiranno il fatto che noi siamo preoccupati.
2) Attiviamo la fantasia. In questo senso possiamo trovare tante attività manuali da fare con i bambini anche su Youtube dove è pieno di video tutorial per realizzare giochi e lavoretti. Dal didò, alla cartapesta, ai pennarelli, dai mandala da colorare, alle tempere ed acquerelli, dagli origami ai lavoretti con la carta igienica, e via dicendo. Ma non solo, fare i compiti insieme può diventare un’occasione per raccontare qualcosa di bello ai nostri figli. Ad esempio possiamo raccontargli la storia e la geografia, e via dicendo. Tra le attività da prendere in considerazione c’è anche quella di cucinare, ai bambini piace tantissimo. Già vi avevamo parlato dell’importanza di coinvolgere i piccoli in cucina. E non solo, il mondo della cucina poi è utile anche per insegnare ai bambini la matematica.
3) Capitolo tablet e televisione. Il consiglio di Roberta Cavallo in merito è di mettere, una volta al giorno, o dopo pranzo o dopo cena, un bel film a cartone animato piuttosto che far vedere i video di Youtube a casaccio. Meglio vedere una storia e poi magari parlarne anche.
4) Lasciare il tempo ai bambini e ragazzi di stare sulle cose. Non facciamo fare a loro l’errore che spesso facciamo noi adulti ovvero quello di “consumare” tutto velocemente. Non dobbiamo proporre tremila cose al giorno, meglio trovare una cosa più complessa e che duri tanto. Questa regola è valida per i bimbi da almeno 4 anni in su, per quelli più piccoli non sarebbe possibile. Ad esempio possiamo proporre di fare una costruzione grande che magari ci tiene impegnati per tre pomeriggi. Oppure un disegno su un cartellone grande fatto anche di collage.
Ma cos’è che gli fa venire voglia di fare un lavoro lungo? La storia. Raccontiamo le avventure che stanno dietro alle cose. Ad esempio se facciamo un disegno grande di un paesaggio marino raccontiamogli tutto quello che lo può incuriosire. Possiamo parlargli di delfini, sirene, pesci pagliaccio, e così via. Documentiamoci su internet con informazioni vere e mentre disegniamo parliamo di tutto quello che c’è dietro.
Con questi pochi e semplici consigli riusciremo a trasformare la noia dei bambini in momenti di divertimento non solo per loro ma anche per noi adulti.