5 cose da sapere su un rapporto tantrico

Stufe del piacere mordi e fuggi? L’intimità non è più bella come una volta? Allora è il momento di correre ai ripari e di seguire i consigli che noi di chedonna.it abbiamo scovato per voi.

Come abbiamo già visto il Tantra è un’antica disciplina indiana che si occupa dell’armonia degli amanti. Attraverso una serie di esercizi, tutti all’insegna della massima attenzione alle sensazioni e alla lentezza dei movimenti, è possibile vivere il desiderio con maggiore complicità e naturalezza.

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Cinque cose da sapere

L’unione dei chakra. Proprio come lo yoga, anche il rapporto tantrico è in grado di riorganizzare i nodi energetici del nostro corpo, ma in più ha lo scopo di metterli in accordo con quelli del partner, riuscendo così a portare il piacere ad un livello superiore, in cui l’incontro di due corpi altro non è che l’incontro di due energie complementari. Per dirla con le parole di Osho: Tantra è la scienza che trasforma dei semplici amanti in anime gemelle.

L’importanza della voce. Non c’è niente di più stimolante dei sospiri e dei bisbigli durante il rapporto, e il Tantra su questo è molto chiaro: la voce non solo libera la mente, ma sblocca anche il ventre e il torace. Non servono strilli da film a luci rosse per provocare piacere nel proprio lui nè tantomeno per aumentare il proprio, basta lasciar fluire fuori con naturalezza la voce senza sforzare in minimo modo la gola.

Risveglia l’amore, soprattutto quello verso sé stessi. Sì, perchè risvegliando una nuova consapevolezza delle sensazioni, ci insegna innanzitutto ad ascoltare meglio il proprio corpo. Come si possono raggiungere le vette del piacere con il proprio partner se non si è a proprio agio nemmeno con sé stesse? Niente paura, un ottimo esercizio durante il rapporto è concentrare la propria attenzione in quelle zone del corpo che entrano in contatto con l’altro, lasciandosi guidare dal piacere, mettendo via ogni pensiero negativo su cosa “dovresti” fare o su come “dovrebbe essere”: svuota la testa e goditi il momento!

Ritmo. Sotto le lenzuola non c’è niente di più sacro. Infatti, secondo il Tantra, muoversi in sicronia con il partner consentirebbe di sbloccare talmente tanta energia al livello del bacino da portare all’estasi. Forse le prime volte ci vorrà un po’ per coordinarvi, il trucco sta tutto nel cercare quanto più possibile di accompagnare i movimenti del partner e mantenere un ritmo costante.

Se respiri bene, ami meglio. Secondo il Tantra non c’è nulla che possa inibire il piacere quanto una cattiva respirazione. Sì, perchè se il fiato si fa corto e i respiri poco profondi, il corpo non viene ossigenato a sufficienza e di conseguenza si ha un netto calo dell’eccitazione. Un buon esercizio per una respirazione simmetrica è inspirare contando fino a 6, trattenere il respiro contando fino a 6, per poi rilasciare sempre contando fino a 6.

Autore: Silvia Fanasca

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