Il Daily Telegraph ha mostrato al pubblico britannico, grazie a delle telecamere nascoste in più di nove studi e ambulatori medici, come alcuni medici, di fronte a donne in stato di gravidanza, acconsentivano a procurare aborti e a falsificare documenti, soltanto perché la futura mamma non era contenta del sesso che avrebbe avuto il nascituro.
Come tutti sappiamo l’aborto è illegale e in questo caso anche riprovevole e non solo nel Regno Unito, subito pronto l’intervento dell’organizzazione anti-abortista, Society for the Protection of Unborn Children, che ha affermato che gli aborti selettivi sono la conseguenza della troppa facilità con la quale è possibile interrompere la gravidanza.
Il fronte opposto con Darinka Aleksic, di Abortion Rights, ribadisce come i medici siano colpevoli e di come però così facendo continuino ad offrire sponda agli estremisti, che vietano l’aborto e che pretendono che una donna, che ha già deciso di abortire, debba prima passare per incontri ed esami per farle cambiare idea, senza contare i sensi di colpa.
Questi medici andrebbero sanzionati per violazione della legge e perché commettono gravi reati e ci scappa quasi da ridere pensando a quante donne in tutto il mondo cercano di avere figli e non riescono o quante li vorrebbero e non li possono avere, per problemi di salute o per malformazioni del feto stesso.
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