Le azioni e le strategie di un narcisista patologico su un’altra persona portano, nella stragrande maggioranza dei casi, all’abuso narcisistico. Cos’è e come si definisce?
Le vittime del narcisista patologico vengono manipolate a livello psicologico ed emotivo con una serie di strategie psicologiche attraverso le quali il narcisista finisce per acquisire il controllo totale sulla sua vittima.
Purtroppo la persona manipolata dal narcisista patologico non è felice e, poco a poco, finisce per perdere completamente se stessa e soffrire di disturbi comportamentali che sono molto facili da riconoscere a posteriori. Le vittime del narcisista, infatti, sono quasi sempre completamente ignare di quello che stanno subendo e di quello che il narcisista patologico sta facendo alla loro vita e soprattutto alla loro autostima.
Le statistiche ci consegnano un quadro molto avvilente dei rapporti di genere tra narcisisti e vittime. Secondo le stime, infatti, il 75% dei narcisisti è uomo, quindi nella stragrande maggioranza dei casi le vittime di abuso narcisistico sono donne.
Dal momento che la vittima non è in grado di vedersi come vittima e di percepire la gravità della situazione all’interno della quale sta vivendo, è fondamentale che la vittima venga aiutata da persone amiche a comprendere il suo stato.
Per farlo può essere molto utile analizzare insieme alla vittima alcuni sintomi tipici dell’abuso narcisistico.
L’abuso narcisistico mina le basi della personalità di un individuo. Perdendo tutte le proprie certezze e non essendo più in grado di capire a cosa credere, oppure cosa è giusto e cosa è sbagliato, una persona che subisce l’abuso narcisistico sviluppa una serie di comportamenti che, per le persone che la circondano devono suonare come campanelli d’allarme.
Il Disturbo Post Traumatico da Stress in genere viene associato a coloro che hanno subito un evento traumatico che è riuscito a segnare profondamente la loro psiche. L’esempio classico è quello dei soldati di ritorno dal fronte, che per mesi o addirittura per anni continuano a sognare scene di guerra oppure il volto dei compagni caduti.
Nella società attuale il Disturbo Post Traumatico da Stress non si attiva soltanto per eventi di portata gigantesca (anche se si è diffuso enormemente a causa della pandemia di Coronavirus). Al contrario può essere attivato attraverso pratiche continue e sottili, che vengono eseguite sulla vittima per un tempo molto prolungato, fino a rendere instabile il suo equilibrio psicologico.
Ansia, depressione, ipervigilanza, iperattività, insonnia sono sintomi comuni del DPTS. Naturalmente non è detto che questi sintomi siano collegati direttamente a questo tipo di disturbo, ma se si presentano tutti insieme in una persona che non ne ha mai sofferto, e in concomitanza con l’inizio di una relazione d’amore, è molto probabile che si tratti di abuso narcisistico.
Il narcisista patologico tende ad attaccare vittime estremamente empatiche, miti, pronte ad aiutare il prossimo in qualsiasi occasione. Questo genere di persone molto spesso hanno anche un’autostima un po’ traballante.
L’obiettivo principale delle strategie del narcisista è quello di minare o distruggere l’autostima delle proprie vittime, in maniera da averle completamente in proprio potere.
Una bassa autostima si manifesta attraverso una grande insicurezza, sfiducia parziale o totale nelle proprie capacità, continuo biasimo per “non essere abbastanza”.
Il problema più grande, nel caso dell’abuso narcisistico è che la vittima non si rende minimamente conto di non avere autostima. Al contrario, è convinta che giudicarsi come incapace è un giudizio giusto e oggettivo e non è in grado di gioire dei propri successi e delle proprie qualità.
Si tratta di un meccanismo di difesa che viene messo in atto dalla psiche ferita di una vittima di abuso narcisistico. La persona arriva a negare di aver bisogno di aiuto, non riesce nemmeno a riconoscere quelle parti di sé che stanno esprimendo sofferenza.
Tutti i bisogni emotivi della vittima sono semplicemente messi a tacere con un atto di volontà, è come se l’io della vittima si tappasse le orecchie pur di non ascoltare il grido di dolore che viene dal suo inconscio.
La conseguenza di questo stato di cose è un grande malessere emotivo non manifestato che si traduce in un intorpidimento di tutte le facoltà emotive e in un senso di apatia generalizzata.
Attraverso la Razionalizzazione la vittima finisce per convincersi di non essere vittima di abuso. Al contrario, si convince di essere stata parte attiva nel compimento dell’abuso.
È il classico caso di “l’ho voluto anch’io, altrimenti non sarebbe successo” oppure “è colpa mia, altrimenti lui non lo avrebbe mai fatto”.
Nei casi più estremi il carnefice viene idealizzato fino a diventare un personaggio positivo, costretto a esercitare la sua violenza fisica e psicologica dalle mancanze della vittima.
Questi sintomi sono i più facili da individuare e anche i più efficaci strumenti di “segnalazione” dell’abuso narcisistico. Tutti i bisogni psicologici ed emotivi che sono stati repressi a lungo si sfogano attraverso il corpo, riuscendo a trovare una manifestazione concreta e tangibile anche se l’io cosciente della vittima cerca di impedirlo.
Le conseguenze più dirette sono i classici sintomi psicosomatici dello stress: herpes, malattie da raffreddamento, disturbi del sonno, disturbi alimentari, dipendenze da alcool, fumo, droghe, medicinali.
Molto spesso le persone che stanno sperimentando l’abuso narcisistico perdono molto peso o prendono molto peso, a seconda della distorsione che esercitano sul loro rapporto con il cibo.
Altre patologie possono manifestarsi a carico della pelle: rush cutanei, prurito diffuso, herpes e così via.
La vittima di abuso narcisistico finisce sempre e inevitabilmente per sentirsi in colpa per qualunque cosa. Qualsiasi azione compiuta dal narcisista patologico viene avvertita come responsabilità della vittima.
Qualsiasi imprevisto o contrattempo che può verificarsi all’interno di una normale vita di coppia viene vissuto come una totale responsabilità della vittima che finisce per chiedere scusa praticamente per tutto.
Anche quando non lo fa di propria iniziativa è il narcisista a manipolarla fino a costringerla a sentirsi colpevole.
Uscire dall’abuso narcisistico è estremamente difficile per le vittime, che sono diventate in tutto e per tutto dipendenti dal loro narcisista.
Il primo passo per compiere questo processo di liberazione è sicuramente quello di comprendere tutti gli aspetti del comportamento narcisistico, fornendo alla propria psiche tutti gli strumenti per interpretare le azioni del narcisista, proteggersi e liberarsi da esse.
Per Approfondire l’Argomento => Narcisismo Patologico: un problema da uomini che distrugge le donne