L’aceto di riso è un condimento da cucina molto apprezzato. Scopriamone insieme le proprietà, le eventuali controindicazioni e tutte le curiosità che lo riguardano.
L’aceto di riso è un condimento sempre più utilizzato per sostituire il più come aceto di vino. Oltre a risultare parecchio leggero, si presta infatti a diverse preparazioni alle quali dona un sapore molto particolare. Basti pensare al sushi il cui riso viene lavorato proprio con aceto di riso. Ricco di vitamine e sali minerali, come tutti gli alimenti, anche l’aceto di riso può avere qualche effetto collaterale. Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere a riguardo, iniziando con i valori nutrizionali e proseguendo con i benefici ed il modo migliore per utilizzarlo in cucina.
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Di origine asiatica, l’aceto di riso è un condimento molto apprezzato sia per il suo sapore dolciastro che per i benefici che apporta all’organismo. Noto come potente antisettico, aiuta anche nella lotta a radicali liberi e colesterolo ed è un ottimo prodotto di bellezza. Di questo aceto esistono tre versioni, una bianca, una rossa ed una nera che variano in base al tipo di riso dal quale viene ottenuto l’aceto. La più nota e diffusa che poi è anche quella che tratteremo oggi è quella bianca. La produzione migliore è quella che arriva dal Giappone, in ogni caso basta sceglierne uno di tipo biologico per assicurarsi un prodotto di buona qualità. In genere, la dose giornaliera consigliata è di circa due cucchiai da cucina.
Calorie e valori nutrizionali
In media l’aceto di riso ha circa 19 calorie ogni 100 grammi, valore che può cambiare in base al tipo di aceto. Ricco di vitamine del gruppo B contiene anche potassio, magnesio, manganese, calcio, ferro, rame e zinco. Anche in questo caso, i valori possono variare in base al tipo di aceto di riso e alla sua provenienza.
Proprietà e benefici
L’aceto di riso apporta svariate proprietà benefiche. Tra queste le più note sono:
Per far si che l’aceto di riso doni i risultati sopra elencati è indispensabile sceglierlo di tipo biologico. Il tipo di fermentazione e i tempi di preparazione fanno infatti la differenza rendendo un aceto più o meno ricco di sostanze benefiche che spesso sono carenti in quelli di tipo industriale.
Controindicazioni
Sebbene l’aceto di riso non abbia controindicazioni dichiarate è bene consumarlo con cautela se si soffre di gastrite o di acidità di stomaco. In caso di patologie o di situazioni particolari, prima di consumarlo è consigliabile rivolgersi al proprio medico curante.
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L’aceto di riso è notoriamente un condimento che in cucina ha però svariate modalità d’impiego. Ottimo per condire le insalate, si usa anche per preparare il riso da sushi e come condimento principe di molte ricette orientali. In cucina si sposa con diversi sapori, rendendosi particolarmente utile come condimento di secondi piatti o di verdure. Viene impiegato anche per marinare lo zenzero o per insaporire cetrioli ed altri ortaggi. Grazie al suo sapore particolare può essere usato anche al posto del sale.
Andando alle curiosità
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