Gli adulti plusdotati sono persone dotate di un’intelligenza cognitiva superiore. Impariamo a riconoscerli.
Forse non tutti conoscono questo termine perché, di fatto, se ne parla poco. Eppure i plusdotati esistono e sono tra noi. Si tratta di persone con un quoziente intellettivo superiore a 130, con un apprendimento rapido ma che spesso hanno serie difficoltà a relazionarsi con gli altri e con la vita di tutti giorni.
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Bambini prodigio in tenera età, da adulti si sentono spesso esclusi e quasi impossibilitati a realizzare ciò che desiderano. Una situazione difficile da gestire, sopratutto per chi, come capita spesso, non conosce l’origine del problema ignorando del tutto di essere, appunto, una persona plusdotata.
Persone plusdotate. come riconoscerle
Le persone plusdotate, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sempre sono in grado di riconoscersi come tali. E quando ciò non avviene, incapaci di comprendere in cosa sono effettivamente diversi dagli altri, finiscono con l’isolarsi e vivere male la propria vita.
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In genere si tratta di adulti che hanno vissuto un’infanzia difficile e che, ancora oggi, fanno fatica ad adattarsi. Riconoscerli o scoprire di esserlo non è così difficile. Ci sono infatti tutta una serie di caratteristiche delle quali tener conto e che si possono riassumere in:
- Velocità di apprendimento
- Grande curiosità
- Originalità
- Creatività
- Memoria molto sviluppata
- Ipersensibilità
- Precisione
- Energia in eccesso
- Bisogno di indipendenza
- Difficoltà di adattamento
- Irritabilità
- Immaginazione infinita
- Ottima concentrazione
- Bisogno di stimoli continui
- Difficoltà nel seguire le regole
- Scarsa autostima
- Senso di fallimento
- Profondo senso di giustizia
- Problemi sociali di vario tipo
Basta guardare l’elenco qui sopra per comprendere come i plusdotati siano un mix di talento e di problemi, spesso dovuti al sentirsi diversi dagli altri.
Un problema la cui entità dipende in gran parte da quando viene riconosciuto il loro modo di essere.
Più tardi arriva la diagnosi e più saranno i problemi interpersonali e interiori ai quali andranno incontro.
Ovviamente per averne conferma bisogna consultare degli specialisti ed effettuare il test del quoziente intellettivo che, come già accennato, in genere supera il punteggio di 130.
Qualora si scoprisse di esserlo in età adulta, è inoltre consigliabile un percorso psicologico volto a comprendere meglio se stessi e a capire come integrarsi al meglio nel mondo circostante. E tutto senza dover mettere da parte le proprie sorprendenti capacità.