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Affitti 2024: ecco chi paga veramente in caso di separazione con figli

A chi spetta il compito di pagare gli affitti nel 2024 in caso di separazione con figli? La legge parla chiaro e non ammette fraintendimenti.

Riuscire ad arrivare a un accordo per la separazione tra due coniugi non è sempre così semplice, anche quando entrambi sono consapevoli che prendere strade diverse sia la scelta migliore per entrambi. In alcuni casi, infatti, si può approfittare della situazione per ottenere una rivalsa sull’ex, mettendo di mezzo anche i figli, che ovviamente dovrebbero essere estranei ai fatti. Ma se la coppia ha uno o più affitti da pagare a chi spetta sostenere la spesa?

È bene stabilire con chiarezza gli oneri relativi alla casa quando ci si separa – Foto | Chedonna.it

Fare riferimento alla legge non può che essere determinante, così da eliminare ogni tipo di diatriba e agire in maniera trasparente. Spesso, infatti, si pensa che i problemi maggiori possano esserci solo in presenza di un finanziamento pluriennale come quello che si stipula per un mutuo, ma il quadro non è poi tanto diverso per i contratti di locazione. È bene badare anche a questo aspetto pratico, che è tutt’altro che di secondo piano.

A chi spetta l’onere degli affitti quando c’è una separazione con figli

Quando si arriva a una separazione con figli in genere si tende a fare il possibile affinché loro possano soffrire e avere meno disagi possibili, soprattutto se sono minorenni. È bene fare riferimento all’articolo 337-sexies del Codice Civile: l’immobile dove vive il nucleo familiare viene assegnato al coniuge dove restano ad abitare i figli. Non è detto però che chi resta all’interno dell’abitazione debba farsi carico degli affitti.

In caso di contratto di locazione al momento della separazione viene modificato l’accordo, così che sia a favore del coniuge che avrà diritto di abitazione. Tutte le spese legate all’immobile sono a carico del coniuge a cui l’immobile viene assegnato, che normalmente è la moglie.

Il giudice farà in modo di non creare disagi ai figli – Foto | Chedonna.it

A volte la regola può però cambiare, è bene capire in quali casi specifici. Se il coniuge assegnatario è più debole sul piano economico,  ìchi non vive più lì può essere chiamato a prendersi carico dell’affitto, almeno in parte. Questo sarà per un aspetto di cui si terrà conto quando il giudice stabilirà l’importo dell’assegno di mantenimento mensile.

Il calcolo dell’importo mensile sarà stabilito anche sulla base della cifra che si deve versare per gli affitti. Non può che essere determinante il reddito di entrambi, sia di chi è rimasto in quella che era l’abitazione coniugale, sia dell’ex partner. È determinante detrarre alcune voci di spesa, quali affitto per la nuova abitazione, consumi, bollette delle abitazioni, spese di condominio, mutui ed eventuali finanziamenti attinenti alla famiglia, spese di manutenzione della casa coniugale, eventuali tasse di proprietà degli immobili. A queste andranno invece sommate le spese dei coniugi, che dovranno essere sottratte dai rispettivi stipendi.

Si cercherà così di ridurre il più possibile gli inconvenienti a entrambe le parti in causa, in modo tale da non generare alcun problema sul piano economico negli anni a venire.

Ilaria Macchi

Nata il 4 ottobre 1982 sotto il segno della Bilancia e, come tale, amante del bello (la moda è una delle mie passioni) e della giustizia. Sono laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano e ho maturato esperienza come giornalista su web, carta stampata e web TV. Appassionata di sport, calcio in modo particolare, Tv e motori.

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