Come curare l’alimentazione dei bambini ai tempi del Covid-19

L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù offre dei validi consigli per curare l’alimentazione dei bambini ai tempi del Covid-19.

alimentazione bambini covid-19
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Con la pandemia dovuta al Nuovo Coronavirus anche le nostre abitudini alimentari si devono in qualche modo modificare per andare incontro alle nuove esigenza di vita.
La scarsa attività fisica, lo stare spesso a casa e il pericolo di ammalarsi per forza di cose ci dovrebbero far virare verso un’alimentazione più sana, varia ed equilibrata e uno stile di vita sano.
Naturalmente è fondamentale fortificare ora più che mai le difese immunitarie di tutta la famiglia, bimbi compresi. Scopriamo allora come curare l’alimentazione dei bambini ai tempi del Covid-19 secondo i consigli dell’Ospedale Bambino Gesù.

Ecco i consigli dell’Ospedale Bambino Gesù per curare l’alimentazione dei bambini

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Il Coronavirus ha modificato profondamente lo stile di vita della gran parte delle famiglie. Se pensiamo al lavoro in smart working, alla Dad, così come alle palestre chiuse e al non poter uscire liberamente, centellinando le uscite ai soli scopi necessari, è facile intuire come molti si siano riversati sul cibo.

Un’abitudine davvero sbagliata e che provoca danni alla salute. Già vi avevamo parlato dei cibi da non consumare in lockdown.

In questo caso è l’Ospedale Bambino Gesù a fornire validi consigli su come curare l’alimentazione dei bambini ai tempi del Covid-19.

Il rischio principale della situazione attuale è che essendo confinati in casa ci si adagi a mangiare di più e a muoversi molto meno di prima.

Quindi la prima regola sarà non solo non abusare del cibo ma anche cucinarlo in modo sano. Approfittiamo del maggior tempo in casa per portare a tavola piatti più sani e genuini. Un ottimo modo per migliorare l’alimentazione dei nostri bambini.

In inverno al di là del Covid-19 in genere le nostre difese immunitarie sono messe a dura a prova. Ecco perché è bene rinforzarle con abitudini sane. Noi di chedonna.it vi avevamo consigliato come farlo con alcuni rimedi naturali.

Vediamo ora cosa consigliano per i bambini a tal proposito gli esperti del Bambino Gesù.

1) Controllo del peso corporeo. La malnutrizione altera la risposta immunitaria contro virus e batteri. Quindi sia che il bambino sia sottopeso che sovrappeso andrà incontro a problematiche di salute. Nello specifico quando il piccolo è in “sovrappeso avrà la tendenza a sviluppare una reazione infiammatoria esagerata”.
Nel caso invece del sottopeso la risposta immunitaria sarà meno forte.

Secondo quanto si apprende dal Bambino Gesù “ad oggi vi sono prove molto solide sulla correlazione tra obesità e gravità del decorso Covid-19 che è 3,6 volte più grave nei pazienti in sovrappeso e di età inferiore ai 60 anni, rispetto ai controlli normopeso”.

Il motivo è che essere in sovrappeso “porta il corpo a produrre molecole coinvolte nella reazione infiammatoria che viene amplificata dall’infezione virale”. Inoltre, l’obesità si associa ad una ridotta funzionalità respiratoria.

2) Seguire un’alimentazione bilanciata. Sotto il punto di vista di calorie, proteine e glicidi la dieta deve essere equilibrata. Non dimenticando di bere acqua. Almeno 6 bicchieri i bambini e 8 gli adulti. Essere idratati anche in inverno è fondamentale.

3) Integratori. Vanno usati solo sotto consiglio del medico. E in genere li assume chi non riesce a coprire i fabbisogni nutrizionali. Sbagliato invece assumerli in maniera arbitraria pensando di diventare più immuni. Generalmente gli integratori sono a base di: micronutrienti come vitamine e minerali, probiotici, ed estratti di piante medicinali.

Il Bambino Gesù precisa che i micronutrienti dovranno avere due caratteristiche:

  • “Essere prodotto con tecniche farmaceutiche che garantiscano una buona disponibilità da parte dell’organismo;”
  • “Essere assunto per cicli di medio-lunga durata e non una tantum.”

Per quanto concerne i probiotici si legge ancora nel sito del Bambino Gesù che sono “perlopiù appartenenti ai ceppi microbici dei generi Bifidobacterium, Lactobacillus e Saccharomyces e oggetto di ricerca sperimentale e clinica sin dal 1990 per la loro capacità di modificare il nostro sistema immunitario in diversi modi”.

In particolare i probiotici “interagiscono con i batteri che compongono la microflora del nostro intestino, oppure portano a produrre sostanze che la fortificano; competono con batteri che provocano malattie”.

E arriviamo agli estratti di piante medicinali come Echinacea, Astragalo, Agave e Sambuco che possono vantare la proprietà di “aumentare le naturali difese dell’organismo” generalmente riportate in etichetta.

Ma se dobbiamo rispondere alla domanda: “possono gli integratori aiutarci ad affrontare meglio l’infezione da Covid-19 o il rischio di contrarla”, la riposta è no.

In particolare l’Ospedale Bambino Gesù spiega che: “gli integratori non ci aiutano a prevenire l’infezione da Nuovo Coronavirus né a curare la malattia sebbene siano stati condotti molti studi in tal senso ma purtroppo si tratta di studi condotti in modo scientificamente inadeguato.

Ad esempio possiamo citare in questo contesto:

  • “Quercetina, che è un composto presente nell’alimentazione come capperi, cipolle rosse e radicchio, a cui è stata attribuita la capacità di bloccare la replicazione del Nuovo Coronavirus”.
  • “Lattoferrina. Presente nel latte materno è stata studiata nell’ambito del Covid-19 per le sue proprietà antivirali, antibatteriche ed immunostimolanti”.
  • “Vitamina D è forse la più discussa nell’ambito della malattia da Nuovo Coronavirus”. Dagli studi clinici sono emersi risultati contrastanti, come hanno concluso i National Institutes for Health (NIH) statunitensi che affermano: “Non ci sono dati sufficienti per raccomandare l’uso della vitamina D nella prevenzione o nel trattamento del Covid”.
  • Vitamina C ha certamente un ruolo nel ridurre di circa l’8% la durata del comune raffreddore. Quanto al Covid-19, sono stati compiuti studi ma l’NIH ha concluso con raccomandazioni analoghe a quelle per la vitamina D”.

Se gli effetti di queste sostanze vanno comunque approfonditi “quello che è certo è che il nostro sistema immunitario è un sistema molto complesso, per il cui funzionamento sono necessari diversi micronutrienti, ciascuno con un suo ruolo ben distinto ma che hanno bisogno di stare insieme per funzionare al meglio e solo l’alimentazione naturale ci garantisce tale sinergia”.

4) Cosa mangiare. Ed ora arriviamo alla cosa fondamentale. Cosa inserire nella dieta dei piccoli. L’Ospedale Bambino Gesù spiega che bisogna “mangiare un po’ di tutto nelle giuste quantità e variando”.

il manifesto dei diritti alimentari dei bambini (Istock Photos)

Un accorgimento è “puntare sulle combinazioni alimentari funzionali a favorire l’assorbimento delle sostanze che contengono. Ad esempio condire le verdure con succo di agrumi per favorire l’assorbimento del ferro vegetale, cucinare i legumi con la pasta perché insieme risultano un alimento completo mentre non lo sono se assunti singolarmente”.

Inoltre, fondamentale è seguire la stagionalità e la località.

Ricordiamo infine che i bambini vanno per imitazione quindi se vedranno noi consumare certi alimenti e seguire alcune sane abitudini anche loro saranno più portati a rispettarle senza imposizioni.

(Fonte: Ospedale Bambino Gesù)

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