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Amos, Matteo e Virginia, figli Andrea Bocelli: “Bello sentire l’affetto delle persone”

Amos, Matteo e Virginia sono i figli di Andrea Bocelli: i primi due nati dal matrimonio con Enrica Cenzatti e la piccola da Veronica Berti.

Foto Instagram da https://www.instagram.com/andreabocelliofficial/

Amos, Matteo e Virginia sono i figli di Andrea Bocelli nonchè i tre gioielli del tenore che dedica tutto il suo tempo libero alla sua famiglia. Amos e Matteo sono nati dal primo matrimonio di Andrea Bocelli con Enrica Cenzatti mentre Virginia è nata dal secondo matrimonio del tenore con l’attuale moglie Veronica Berti.

Amos e Matteo hanno scelto due strade diverse: se il primo, pur essendo cresciuto con la musica ha preferito la strada dell’ingegneria, Matteo sta seguendo le orme di papà Andrea mentre Virginia è ancora piccola anche se smebrerebbe aver ereditato dal papà la passione per la musica.

Chi sono Amos, Matteo e Virginia: i figli di Andrea Bocelli

Foto Instagram da https://www.instagram.com/andreabocelliofficial/

Amos Bocelli è il primogenito di Andrea Bocelli. Nato il 22 febbraio 1995, ha 25 anni. Ha studiato presso l’Università degli Studi di Pisa dove si è laureato presso la facoltà di Ingegneria aerospaziale.

In occasione della sua laurea, il padre gli scrisse un’emozionante lettera:

“Caro Amossino,
tante volte mi avrai sentito ripetere, che ciascuno di noi altro non è, se non la somma delle proprie esperienze e conoscenze.
Poche parole sono spesso sufficienti ad esprimere concetti, valori, idee importanti, ma, quanta fatica serve poi, per trasformare il dire in fare, le parole in fatti concreti, i sogni in realtà!
Quando ti ho conosciuto, poco più di vent’anni fa, un tempo che è passato con la velocità di un lampo, sollevandoti al petto, piano piano, per paura di farti male, in quell’istante ho capito che la mia vita era di colpo cambiata e che la vita di quel bimbo appena nato, che tenevo tra le braccia, già valeva più della mia stessa vita.
Da allora è iniziata per me la professione più delicata e complessa, cui un uomo possa aspirare: quella di padre.
Hai parlato presto e presto abbiamo imparato a comprenderci, Io sapevo bene, però, che i bimbi chiudono gli orecchi alle parole, ma tengono gli occhi ben aperti sugli esempi.
Così, sono andato all’acqua e al vento, vincendo con grande fatica, il desiderio grande di restare a casa con voi. Non è stato facile, ma i risultati sono andati oltre ogni più rosea aspettativa.
Il percorso scolastico che hai scelto è certamente tra i più complessi e per soprammercato hai portato a termine i tuoi studi musicali.
Nel salutarti ogni volta ti dicevo: “Tutti sulle barricate”! Ti ricordi? Voleva dire: Ognuno al suo posto di combattimento; ovverosia: ognuno al suo lavoro e ognuno dia il meglio di sé! Tu devi aver preso sul serio queste raccomandazioni, se è vero che oggi taglierai il tuo primo vero importantissimo traguardo scolastico e per un giorno mi toccherà di chiamarti: Ingegnere.
Sai bene che son sempre stato assai parco di lodi, convinto come sono, che le lodi non aiutino a crescere; e che per questo son stato persino più volte rimproverato dal resto della famiglia. In ragione di ciò, sai bene altresì, che ogni gratificazione, ogni pacca sulla spalla, ogni tacito segno di approvazione che a te sia venuto dal tuo babbo, essendo cosa guadagnata sul campo, ha sempre avuto il sigillo dell’autenticità.
In questa occasione molto speciale, voglio inviarti una parolina piccola piccola, semplice semplice, ma stracarica di significato; una parolina che vorrei gridarti a voce piena da qui, dal mio posto di combattimento, dalla mia barricata, se la mia voce potesse raggiungerti e che sono costretto a confezionarti in un pacchetto, che è figlio dei nostri tempi e che prende il nome di mail. E’ una parolina, per cosė dire, universale, che tutti capiscono e che sono in pochi a meritare veramente.
B R A V O!
Caro Amossino, sono molto felice, e spero che la nostra partecipazione emotiva sia così forte, così intensa, che si materializzi in qualche modo attorno a te e si faccia sentire, come se noi tutti fossimo là ad attenderti, all’ingresso di quella prestigiosissima Università, da cui esci a testa alta.
B R A V O!”.

«Per fortuna mio padre non è celebre perché è un assassino o un corrotto, o un arbitro che fischia i rigori per la squadra avversaria o chissà cos’altro… È bello sentire che tante persone gli vogliano bene. Ed è bello, tutto sommato, vedere le reazioni di stupore, quando qualcuno scopre che sono suo figlio. Ricordo che, qualche anno fa, quando organizzavo delle feste in casa, se mio padre faceva capolino, notavo che gli amici sulle prime si irrigidivano. Poi però lui iniziava a fare public relation in prima persona, e allora il clima si stemperava, diventavano tutti più spigliati, e alla fine mi dicevano: “Però, il tuo babbo è proprio ganzo”», ha raccontato Amos come si legge su Rolling Stone.

Matteo Bocelli è nato l’8 ottobre 1997 e ha scelto di seguire le orme del padre. Ha studiato al Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca e a 21 anni ha firmato un contratto con la Capital Records. E’ stato ospite del Festival di Sanremo 2019 insieme al padre con il brano Fall on Me presente nella colonna sonora del film Disney Lo schiaccianoci e i quattro regni.

Mi spaventa il paragone? Per me Andrea è semplicemente il babbo. Ho imparato a capire la sua grandezza solo col tempo. Quando canto con lui o siamo insieme per me è semplicemente il babbo. È la cosa più semplice e naturale che ci sia e non voglio che cambi mai”, ha dichiarato Matteo in un’intervista a Chi.

Infine, la principessa di casa Bocelli è Virginia, nata nata nel 2012 dall’amore tra il tenore e Veronica Berti. Amatissima dai genitori e dai fratelli, è una bambina allegra, vivace e con la passione per la musica.

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