Se sei ancora innamorata dell’ex abbiamo la soluzione (scientifica) che fa per te. Ecco cosa devi fare per liberarti dal tuo passato!
Inutile cercare di girarci troppo intorno: vi siete lasciati e tu, purtroppo, non hai ancora superato la rottura.
Uscire dalle macerie di una storia d’amore importante, dopotutto, non è affare di una settimana o di un mese!
Se, però, sei ancora legata al ricordo del tuo ex fidanzato, abbiamo trovato un rimedio (scientifico) che garantisce un risultato (quasi) sicuro.
Pronta a provarlo?
Ancora innamorata dell’ex? Ecco il rimedio
Superare una rottura in amore non è mai semplice.
Anche se qui ti avevamo dato quattro passaggi fondamentali da seguire per ritornare a sentirti felice, non è detto che funzionino e, soprattutto, non è detto che funzionino immediatamente.
Per superare la fine di un amore, infatti, c’è anche bisogno di un periodo di tempo preciso: ecco di quante settimane parliamo!
Nonostante tutto questo, però, capita ancora a molti ed a molte di rimanere “intrappolati” dal pensiero della propria relazione precedente.
Tantissimi si affidano all’orbiting (di cui ti abbiamo parlato qui) per rimanere alla “periferia” dei sentimenti dell’ex ma molti, semplicemente, soffrono per lungo tempo.
Se fai parte di questa schiera di “delusi” e non riesci proprio a levarti il tuo ex fidanzato dalla testa, abbiamo una buona notizia per te.
Uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Psychology e riportato da Focus, ha individuato dei rimedi scientifici per superare una rottura.
I protagonisti della ricerca (tutte persone di età compresa tra i 24 ed i 37 anni, usciti da una relazione di almeno due anni e mezzo e tutti ancora innamorati dell’ex) è stato chiesto di seguire tre consigli piuttosto particolari.
Il primo, però, è quello che ha dato più risultati ed è stato eletto, all’unanimità, come il migliore rimedio a lungo termine per dimenticare il proprio ex fidanzato!
Durante lo studio, infatti, i ricercatori hanno chiesto ai soggetti innamorati di pensare intensamente ai difetti del proprio ex.
Inutile cercare di raccontarsi che, a relazione finita, ci piaceva anche il fatto che non lavasse mai un piatto o che piuttosto che cucinare ci portava a cena fuori.
Di certo questi due esempi sono completamente arbitrari e poco rappresentativi: cosa diresti tu, se ti venisse chiesto di pensare al difetto peggiore del tuo ex?
La lista potrebbe allungarsi all’infinito: anche le persone che si sono lasciate “bene”, infatti, sanno che l’altra persona non è di certo un modello di perfezione!
Concentrarsi intensamente (e concretamente) sui difetti del partner che ci ha lasciato, quindi, sarebbe il primo e fondamentale passaggio per iniziare il percorso di recupero.
No, non vale chiamare difetti tratti caratteriali che, sotto sotto, ci piacevano!
Pensa ai difetti peggiori, quelli che non ti facevano dormire la notte e che, sicuramente, ti rovinavano buona parte della giornata.
Nessuno dice che tu li debba scrivere sui muri della tua città ma, semplicemente, devi affrontarli con consapevolezza!
Bene, secondo quanto riportato dallo studio, le persone che avevano pensato intensamente ai difetti del proprio partner sono quelle che hanno raggiunto i risultati migliori.
Certo, il loro umore non era alle stelle (anzi, era nettamente peggiorato: vi abbiamo avvertiti!) però poi, post di fronte alla foto del loro ex, sono risultati… quasi “guariti“!
Mentre guardavano la foto, infatti, gli scienziati hanno sottoposto i soggetti dello studio ha un encefalogramma con l’obiettivo finale di valutare l’intensità delle emozioni suscitate dall’immagine.
Il risultato è stato decisamente soddisfacente: di tutto il gruppo, le persone che si erano concentrate sui difetti dell’ex erano quelle… “meno” innamorate!
Adesso sai cosa devi fare per riprenderti dalla fine di un amore: pensare ai difetti dell’altro!
Lo studio ha dimostrato che questo metodo è quello più efficace e che porta i risultati migliori anche in termini di durata e resistenza.
Insomma, il modo per liberarti dal “fantasma” del tuo ex e della tua relazione passata c’è: pensa a quanto era, in realtà, veramente insopportabile!