L’ansia si manifesta con una serie di sintomi molto comuni, ma alcune persone manifestano in particolar modo sintomi a carico dello stomaco. Ecco perché e come gestirli.
Quando un’individuo sperimenta un attacco d’ansia o più in generale un episodio d’ansia, si ritrova a fare i conti con sintomi di vario tipo.
Principalmente si tratta di problemi di pressione sanguigna, vertigini, talvolta problemi di vista, nausea e crampi allo stomaco.
Proprio l’apparato gastrointestinale sembra particolarmente sensibile agli stati d’ansia generando un gran numero di problemi e di malessere diffuso che spesso si manifesta anche dopo che lo stato d’ansia è sparito o comunque è tornato sotto controllo.
Per questo motivo è importante capire quali sono i sintomi a carico dello stomaco generati dall’ansia e, possibilmente, come tenerli sotto controllo o addirittura guarirli quando possibile.
Stomaco e ansia: un rapporto terribilmente difficile
Lo stress, di cui l’ansia è una forma di manifestazione particolare, è in grado di compromettere l’equilibrio fisiologico e psicologico di un individuo più o meno gravemente. Nella maggior parte dei casi, sia in quelli più lievi sia in quelli più gravi, lo stress accumulato di una persona si scarica sul suo apparato digerente.
La funzionalità di quest’ultimo viene profondamente alterata dall’ansia in vari possibili modi. In alcuni casi l’apparato digerente lavora troppo mentre in altri casi smette di funzionare rallentando le proprie funzioni.
Le conseguenze più comuni sono:
- Alterazione dei movimenti del tubo digerente: se diventano troppo intensi o frequenti si manifestano scariche di diarrea e crampi addominali; se diventano troppo lenti o inefficaci si accusano digestione lenta, stitichezza e ovviamente gonfiore addominale
- Aumento della produzione di muchi gastrici: sotto stress la secrezione di mucosa gastrica aumenta tanto da provocare sazietà precoce (ma “falsata”), irritabilità dell’intestino, bruciore di stomaco. Com’è facile dedurre, una persona in queste condizioni finirà con il mangiare meno e perdere completamente l’appetito
- Modificazione dei succhi gastrici: i succhi gastrici che il nostro apparato digerente produce quando siamo sotto stress sono molto acidi. Ne consegue che possono arrivare a intaccare le pareti dello stomaco, aumentando esponenzialmente il rischio di sviluppare gastrite nervosa, infiammazione dell’esofago, ulcera, malattia da reflusso esofageo. Le persone in queste condizioni lamentano continuo bruciore di stomaco e un persistente senso di nausea
- Alterazione della flora intestinale: la flora intestinale possiede un delicatissimo equilibrio che, se intaccato, finisce per rallentare la digestione e causare frequenti infiammazioni
Molti di questi sintomi possono causare, come effetto secondario, anche la sensazione di avere la bocca costantemente amara. Questo disturbo si manifesta in particolare in concomitanza con l’acidità di stomaco e con il reflusso gastroesofageo.
La gastrite nervosa merita un discorso a parte, dal momento che è una delle malattie psicosomatiche a carico dello stomaco più frequentemente legate all’ansia. La gastrite si manifesta esclusivamente durante i momenti di fortissimo stress emotivo o di pressione psicologica. Tra i suoi sintomi, oltre a dolorosi crampi allo stomaco, bruciore, cattiva digestione e di conseguenza drastico calo dell’appetito, la gastrite nervosa procura anche un malessere generale che influenza in maniera molto negativa la vita delle persone che soffrono di questo disturbo.
Come gestire i sintomi dell’ansia a carico dello stomaco
Qualsiasi rimedio che venga preso per ristabilire la naturale funzionalità dell’apparato gastrointestinale dev’essere considerato soltanto come palliativo, cioè come non risolutivo del problema, se all’origine del mal di stomaco ci sono stress e ansia.
L’unico approccio efficace a questo tipo di problema, infatti, è quello di agire contemporaneamente su due fronti: quello del benessere fisico e quello del benessere psicologico.
In linea generale i farmaci a cui è possibile ricorrere con profitto nel momento in cui si hanno problemi di stomaco legati all’ansia sono quelli che favoriscono la mobilità intestinale (farmaci procinetici) e quelli che alleviano il gonfiore addominale riducendo la produzione di gas nell’intestino e quindi limitando l’insorgenza di eruttazioni, meteorismo e flatulenza. Infine, grande sollievo è spesso apportato dai farmaci anti acidità, in grado di alleviare il bruciore di stomaco nel caso in cui si sia verificata un’alterazione dannosa dell’acidità dei succhi gastrici.
Per quanto riguarda invece i rimedi naturali contro il mal di stomaco e in particolare il bruciore di stomaco, se si tratta di un fenomeno episodico e di lieve entità si può ricorrere all’assunzione di bicarbonato, disciogliendo uno o due cucchiaini di bicarbonato all’interno di un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente. Un accorgimento importante per favorire l’efficacia del bicarbonato nel favorire la digestione e diminuire l’acidità di stomaco è bere la soluzione appena dopo averla preparata. Infine, se il bruciore di stomaco si presenta solo in concomitanza dei pasti, è bene attendere circa un’ora dal momento in cui si è finito di mangiare prima di assumere la soluzione digestiva.
Infine, se il problema nasce da un’alterazione della flora batterica intestinale, i preparati probiotici saranno dei preziosissimi alleati per ristabilirne l’equilibrio risolvendo gli episodi di stitichezza e diarrea nonché improvvisi quanto inspiegabili alterazioni dell’umore.
Bisogna precisare che l’utilizzo di bicarbonato, così come l’utilizzo di farmaci antiacido è assolutamente sconsigliata sul lungo periodo, poiché potrebbe comportare alterazioni e problemi al funzionamento intestinale peggiori di quelli che dovrebbero risolvere.
I probiotici invece sono assolutamente privi di effetti collaterali, quindi in caso di necessità può essere consigliabile provare ad assumere questo genere di preparati anche se non si è ancora sicuri dell’origine dei propri disturbi.
Il modo giusto di mangiare per alleviare il mal di stomaco causato dall’ansia
A influire in maniera negativa sulle reazioni del nostro stomaco non è soltanto il tipo di cibo che consumiamo ma spesso anche il modo in cui lo consumiamo.
Se il nostro apparato digerente ha cominciato a reagire male ai nostri frequenti stati d’ansia, dopo un certo periodo anche solo l’idea di consumare un pasto potrebbe procurarci mal di stomaco.
Per questo motivo bisognerebbe di certo prestare attenzione alla dieta, che dovrà essere costituita per lo più da alimenti sani, leggeri e facilmente digeribili. Esistono inoltre varie preparazioni indicate per alleviare il mal di stomaco, che potrebbero essere utilizzati con profitto per gestire episodi acuti o malesseri prolungati.
L’attenzione al tipo di cibo però non basterà: bisognerà anche tentare di consumare i pasti in un ambiente confortevole e rilassante, possibilmente lontano da fonti di stress cioè lontano dalla scrivania, dal computer (se è uno strumento di lavoro), dal telefono se siamo bersagliati da troppi messaggi, dai luoghi affollati se la nostra ansia si scatena principalmente quando siamo costretti a intessere relazioni sociali.
Gestire l’ansia: l’unico rimedio definitivo
Come già accennato in precedenza, la cura dell’ansia e quindi la comprensione profonda delle sue cause è assolutamente fondamentale nella cura di tutti i problemi gastrointestinali di origine psicosomatica.
Esistono moltissime tecniche per alleviare le manifestazioni dell’ansia senza la stretta necessità di cominciare una terapia psicanalitica, ma la loro efficacia dipende da un gran numero di fattori.
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Anche se non è semplice dal punto di vista emotivo, persone che vedono la qualità della loro vita peggiorare drasticamente a causa dei malesseri legati all’ansia dovrebbero pensare seriamente di rivolgersi a uno specialista per ottenere aiuto, supporto e una guida affidabile per uscire da uno stato d’ansia permanente.
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