DESAPARECIDOS ARGENTINA, ARRIVA LA GIUSTIZIA – È un giorno di estrema importanza per molte famiglie argentine. Finalmente hanno ottenuto la giustizia che come dice un vecchio detto, arriva sempre, anche se in ritardo. L’angelo biondo della morte del vecchio regime, e altri undici ex alti ufficiali della polizia argentina sono stati condannati all’ergastolo per crimini contro l’umanita. Alfredo Astiz e i suoi compari militari sono i principali responsabili del dramma dei “desaparecidos” durante gli anni della dittatura militare tra il 1976 e il 1983. La condanna è per i reati che vanno da rapimenti, torture e omicidi di dissidenti nel più grande centro di detenzione e tortura di Buenos Aires: la Escuela mecanica de la armada (Esma).
Chi era Astiz? Il 59 enne era una ex spia della Marina che prese quel sopranome “angelico” per i tratti gentili del viso e la capacità di insinuarsi tra i contestatori del regime, fingendosi uno di loro per poterli poi arrestare. Tra i suoi crimini atroci anche tortura ed uccisione delle due suore francesi Alice Domon e Leoni Duquet, e di Azucena Villaflor, fondatrice del gruppo Madri di plaza de Mayo. La sua responsibilità anche della sparizione di Rodolfo Walsh, il fondatore, insieme allo scrittore Gabriel Garcia Marquez, dell’agenzia Prensa Latina che diede voce al dissenso pubblico durante la dittatura. I crimi che lo riguardano, insieme agli altri imputati, includono 86 casi di tortura e omicidio di desaparecidos commessi all’Esma, ora museo.
È un giorno storico per l’Argentina, dicono i cittadini di Buenos Aires che hanno festeggiato in strada, visibilmente commossi, la sentenza. Intanto, archiviato questo processo che ha avuto inizio nel 2009, prosegue quello sul rapimento sistematico dei figli delle detenute nel centro, che tra l’altro era utilizzato anche per far partorire le donne incinte. I neonati venivano subito fatti scomparire e affidati in segreto ad altre famiglie.
PER LEGGERE TUTTI GLI ARTICOLI DI ATTUALITÀ CLICCA QUI!