Una duplice tragedia ad Ariccia, in provincia di Roma, dove dal ponte monumentale della città, noto anche come “ponte dei suicidi”, una madre di 56 anni e il figlio di 31 anni, si sono lanciati nel vuoto, nella tarda serata di ieri.
Il ponte che è lungo 312 metri ed alto 59, è stato spesso teatro di numerosi suicidi. Nel 1997, l’amministrazione comunale ha fatto installare delle reti di protezione in tensostruttura per evitare questi gesti estremi. Tanto che secondo quanto si apprende dai media locali, madre e figlio sarebbero stati fermati dalla rete orizzontale sotto il viadotto ed entrambi si sono poi rialzati per lanciarsi una seconda e terminare la loro tragica corsa.
Secondo la ricostruzione dei fatti, i due sono stati visti da un passante che ha subito chiamato la polizia di Albano che è arrivata nel momento in cui i due stavano per lanciarsi. Gli agenti si sono avvicinati intimandoli a fermarsi, ma hanno solo potuto assistere al tragico epilogo.
Adesso le forze dell’ordine stanno tentando di chiarire i motivi dell’estremo gesto. La donna era sposta con un sottoufficiale dell’aeronautica con il quale aveva anche un’altra figlia e viveva con la famiglia nel quartiere Centocelle. Per cui madre e figlio si sono recati appositamente ad Ariccia per lanciarsi dal ponte, uscendo di casa dove erano ad attenderli il marito e la sorella del ragazzo.