In tutto il mondo ormai è riconosciuto come la Street art sia un’arte a tutti gli effetti. Un modo per decorare e rendere allegre alcune zone più periferiche delle grandi città che con il tempo porta alla creazione di un vero e proprio museo all’aperto. Un tempo si chiamavano murales, ma si sa le tendenze e la moda impone che anche da un punto di vista del gergo comune che ci si adegui ai tempi!
In ogni modo lo si voglia chiamare, questo fenomeno, che appartiene al campo dell’arte pubblica, messa a diposizione di tutti, emerso con grande slancio negli Ottanti con la moda dell’Hip Hop, nata come denuncia e racconti popolari, per cui tra i capofila vi era Keith Haring, che ha lasciato la sua traccia anche in Italia a Pisa, è anche ora più che mai presente nella capitale. Da anni, si sono svolte in tal senso numerose mostre dedicate alla Street art e molti artisti, come StenLex sono diventati famosi in tutto il mondo, esponendo le loro opere nei musei, innovando anche in tal senso lo stile stesso iconografico dei graffitisti.
Senza entrare nel merito della disquisizione storico artistica, il Comune di Roma ha sostenuto in collaborazione con la società Zètema Progetto Cultura la la creazione di una nuova guida con la quale poter rintracciare le opere distribuite sui muri della città, mirato anche a sottolineare che la città si sta avvicinando all’arte contemporanea.
Nei punti informativi della capitale, da oggi in poi, sarà pertanto possibile trovare la mappa della Street art a Roma, arricchita anche da un supporto telematico una sezione su turismoroma.it provvederà ad aggiornare le opere e vi sarà anche una mappatura sul Google Cultural Institute.
Sono previste 50 mila copie nei punti informativi turistici contente ben 330 opere di street art in 150 strade di trenta quartieri romani, dal Testaccio a Tor Bella Monaca.
Consulta la mappa: Streetart Roma e la guida Google Street Art view
Ecco una piccola galleria: