Aumenta l’Assegno Unico. In arrivo due miliardi per potenziare la misura del Governo, per chi ha figli questa è la svolta.
Le misure per contrastare la povertà e agevolare uno stile di vita regolare sono molte. Il Governo si prepara sempre a migliorare, anche se in piccola parte, la vita dei cittadini italiani. I fondi extra messi a disposizione per l’Assegno Unico sono due miliardi, e per chi ha figli c’è davvero una pioggia di soldi in arrivo. Ma a chi spetta davvero l’Assegno Unico? Ecco spiegate le dinamiche per ricevere i fondi dallo Stato.
Quest’anno, l’Assegno Unico per i figli aumenterà di due miliardi. Le stime dicono che le risorse sono dunque state potenziate, ma i soldi in eccesso non utilizzati, che fine fanno. Ovviamente la Legge di Bilancio non riesce a contenere e portare a termine tutti i progetti previsti dal Governo. Quindi è probabile che i soldi non spesi per l’Assegno Unico vengano spostati per altri obiettivi.
I rappresentanti delle famiglie però, chiedevano che i soldi in eccesso fossero distribuiti alle famiglie beneficiarie, potenziando così la misura, nonché l’importo. Si chiede che l’importo venga maggiorato per i nuclei familiari numerosi e quelli con bambini piccoli. Il direttore generale dell’INPS la pensa uguale, tanto che nei giorni scorsi ha anche lui dichiarato di essere a favore del potenziamento della misura per i già beneficiari. La Ministra Eugenia Roccella invece, con i soldi in esubero, dichiara di voler sostenere le donne nella loro seconda gravidanza.
Assegno Unico: aumenta di 2 miliardi, ma a chi spettano questi soldi?
Nel primo semestre del 2023, i pagamenti per l’Assegno Unico, sono stati in totale 8,28 miliardi. Se nel secondo semestre la spesa resta uguale, allo Stato la misura costerà in totale 16,6 miliardi. Quindi, due miliardi in meno del previsto dalla Legge di Bilancio. Sorge dunque la questione su chi dovrà ricevere questo denaro in esubero. L’INPS è meno fiduciosa, e prevede che la misura costerà interamente al Governo 17,4 miliardi, lasciando comunque un margine di 1,2 miliardi rispetto alle previsioni.
Anche nel 2022 si era verificato un risparmio sulle mancate erogazioni della misura. Il 20% delle famiglie coinvolte ha ricevuto il minimo importo perché non aveva presentato l’Isee. Il Governo allora, aveva deciso di destinare 600 milioni ad altre misure, finanziando altri obiettivi. In questo senso, la questione dei due miliardi non lascia ben sperare per gli attuali percettori dell’Assegno Unico. La questione potrebbe ripresentarsi anche in futuro, perché la popolazione tra 0 e 20 anni risulta in calo, e in base alle stime fatte questo potrebbe far diminuire i potenziali beneficiari.