In concomitanza con la chiusura del semestre italiano di presidenza, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, nell’ambito di un incontro con la Polizia Postale al Quirinale per il lancio del campagna di sensibilizzazione “ Una vita da social”, è nuovamente tornato a parlare di dimissioni dall’incarico di presidente della Repubblica.
Lo ha fatto rispondendo alla domanda di uno bambino presente all’evento: “Certo che sono contento di tornare a casa. Qui si sta bene, è tutto molto bello ma è un po’ una prigione. A casa starò bene e passeggerò”.
In contemporanea, il premier Matteo Renzi, che era a Strasburgo per chiudere il semestre di presidenza, ha chiesto al Parlamento europeo un applauso per il presidente della Repubblica.
Secondo le indiscrezioni, trapelate ieri al termine dell’incontro al Quirinale tra il capo dello Stato e il premier Renzi, Napolitano dovrebbe ufficializzare domani le proprie dimissioni.
Un percorso durato ben nove anni di presidenza e dopo essere stato eletto due volte.
Lettera dimissioni di Napolitano
La lettera di dimissioni sarà consegnata alla presidente della Camera Laura Boldrini che sarà poi incaricata di convocare entro quindici giorni il Parlamento in seduta comune per l’elezione del nuovo capo dello Stato, mentre il presidente del Senato Pietro Grasso svolgerà le funzioni di supplenza in attesa della nuova nomina.
Da mesi si parla di imminenti dimissioni: il capo dello Stato aveva già annunciato nel mese di dicembre scorso le sue imminenti dimissioni a chiusura della semestre italiano di presidenza europea, scatenando il famoso “totonomi” sulla successione al Colle.
Totonomi Quirinale
Ultimamente tra i candidati più palpabili, circolavano i nomi di Mario Draghi, attuale presidente della Banca Centrale Europea (Bce), quella di Romano Prodi, ma anche l’ipotesi di una candidatura del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan o Ignazio Visco, attuale governatore della Banca d’Italia.