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Aumentano i bambini nati in provetta come anche i problemi d’infertilità

E’ stato presentato questa mattina a Roma, il rapporto intitolato “Diventare genitori“, realizzato dall’Istituto di ricerca sociale Censis, in collaborazione con la fondazione Ibsa e condotto su un campione di specialisti nel settore della fecondazione assistita, di cui 150 tra ginecologi e andrologi-urologi.

Emerge che nel 2012, sono nati circa 10mila bambini con la tecnica della fecondazione assistita, registrando un aumento del 170% negli ultimi sette anni.  Nell’anno di riferimento, sono state 54mila le coppie che hanno fatto ricorso a questo metodo e anche in questo caso si registra un aumento del 77% rispetto al 2005.

Nel rapporto viene evidenziato che “la metà degli specialisti consultati ritiene che i problemi di infertilità e sterilità colpiscano il 20-30% delle coppie italiane ed è certo-(lo pensa il 91,3% dei medici interpellati- che questi problemi siano in aumento rispetto al passato“. Ovvero, il ricorso alla fecondazione assistita è collegato ad un aumento dei problemi di infertilità riscontrati e non presenti in passato.

QUANDO INIZIARE A PREOCCUPARSI– Un esperto su tre ritiene che la coppia che tenta di procreare deve iniziare a preoccuparsi a distanza di 12/24 mesi dai primi tentativi di concepimento.  Il 36% degli esperti invece pensa che bisogna iniziare a preoccuparsi prima, tra i 6 e 12 mesi dai primi tentativi. Infine, solo il 9,2% degli specialisti è dell’avviso che per iniziare a pensare che vi sia un problema è necessario aspettare oltre due anni.

CALO NATALITA’ E CRISI ECONOMICA– Oltre ai problemi collegati all’infertilità, l’88,7% esperti evidenzia che l’Italia sta vivendo uno dei peggiori periodi per quanto riguarda la bassa natalità per cui il 75% degli specialisti collega questo fenomeno alla grave crisi economica che scoraggia anche le coppie che devono ricorrere alla procreazione medicalmente assistita.

RIVEDERE LA LEGGE SU FECONDAZIONE ETEROLOGA– Ecco perché oltre l’80% degli specialisti italiani ritiene che ci debba essere un accesso maggiore alla fecondazione eterologa per le coppie con problemi in quanto per il 60% dei cassi questa possibilità non è data ai pazienti. Al contempo, l’88,7% degli esperti sostiene che la procreazione assistita non è assicurata con lo stesso livello di qualità in tutte le regioni e non è assicurata in maniera gratuita.
Un sistema da rivedere per il 76% degli specialisti che sarebbe favorevole ad una revisione della legge 40. Per il 60,5% tra gli elementi da modificare quello che riguarda appunto la possibilità delle coppie di accedere all’eterologa.

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