Meglio optare per una baby sitter in casa propria o scegliere un buon asilo nido per l’assistenza ai propri figli più piccoli? Le scuole di pensiero si dividono. Vediamo i pro e i contro di entrambe le soluzioni
Terminato il periodo di maternità, la mamma deve tornare al lavoro. Qui si apre uno dei dilemmi che più inquieta i genitori: cosa è meglio per i propri figli? Scegliere una baby sitter che li accudisca in casa o optare per un asilo nido?
Pediatri, pedagogisti e psicologi si dividono su questo argomento, promuovendo vantaggi o svantaggi delle due opzioni (ricordiamo che c’è anche la risposta ‘tre’ al quesito, i nonni, ma non tutti hanno la possibilità e il piacere di avere dei nonni attivi e disponibili, cinque giorni alla settimana).
I vantaggi della soluzione baby sitter
- La baby sitter è certamente la soluzione più flessibile e personalizzante per l’assistenza del proprio figlio. Con lei si possono decidere le fasce orarie e modificarle anche settimanalmente o seconda le esigenze;
- La baby sitter può, almeno in parte, rimediare al trauma del distacco tra madre e figlio, permettendo al bambino di restare in un ambiente a lui famigliare: tranquillità, pace, rassicurazione non possono che giovare al suo temperamento.
- La baby sitter può organizzare uscite al parco, facendo respirare aria buona al bambino, diversamente a quanto accade a chi frequenta i nidi urbani;
- Dedicandosi unicamente ad uno o al massimo due bambini, può lavorare sulle loro effettive predisposizioni, incoraggiandole;
- La baby sitter può eventualmente essere reclutata anche per i lavori domestici;
- Parlando di costi, si potrebbe pensare di condividere la baby sitter tra più famiglie, come propongono siti di ricerca baby sitter quali Sitter-Italia.it, in modo da risparmiare sulla spesa famigliare (altra alternativa sempre proposta dal sito è la formula di Genitori in contatto, per condividere l’assistenza dei propri figli su determinate fasce orarie).
Gli svantaggi della soluzione baby sitter
- Difficoltà ad individuare la baby sitter ideale;
- Il bambino non viene a contatto con altri coetanei se non in occasioni sporadiche;
- Se la baby sitter si ammala diventa difficile organizzare una soluzione last minute. Siti come Sitter-Italia.it cercano di ovviare a questo problema facendo indicare alle baby sitter registrate un’eventuale sostituta in caso di imprevisti.
I vantaggi della soluzione asilo nido
- Pedagogisti e psicologi a favore di questa soluzione sottolineano l’importanza, per il bambino, di entrare in contatto con i coetanei cominciando a comprendere le regole della relazione.
- Alcuni pediatri sono a favore del nido in quanto ‘vaccino naturale’ contro le malattie, dovendo il corpo del bambino combattere contro gli attacchi di batteri e virus.
- Il bambino viene stimolato di continuo con giochi e attività studiati da professionisti e dunque adeguati alla fascia di età, andando a stimolare lo sviluppo cognitivo.
Gli svantaggi della soluzione asilo nido
- Difficoltà ad entrare negli asili nidi comunali per mancanza di posti e rette troppo alte per le strutture private.
Per chi fosse interessato, l’Inps mette a disposizione un contributo tramite voucher a sostegno delle spese per baby sitter e asili nido. - Alcuni asili danno disponibilità per la sola mezza giornata non risolvendo il problema dell’orario pomeridiano.
- Molti sono i pediatri che consigliano, quando possibile, di evitare gli asili nidi, in particolar modo fino ai 18/24 mesi di età del bambino. Questo perché l’organismo del piccolo è ancora vergine dagli attacchi di batteri e virus e quindi, ponendolo in un ambiente caldo e affollato il rischio di continue malattie è in agguato (in particolare per quel che riguarda l’apparato respiratorio e quello gastrointestinale). Questo significa anche avere il bambino spesso a casa e dover dunque ricorrere comunque ad una soluzione alternativa.
- Si deve verificare la qualità della mensa interna. Mai come nei primi 1000 giorni di vita del bambino la nutrizione è fondamentale per il suo sviluppo.