L’otite esterna è una delle patologie che può colpire anche bambini molto piccoli. Scopriamo cosa è, quali sono i sintomi, come si previene e come si cura con i consigli degli esperti.
L’otite esterna, una patologia a cui molti genitori si sono trovati a far fronte anche in bambini molto piccoli e che provoca un dolore intenso che necessita dell’intervento del medico pediatra.
L’otite prima di essere curata, va sempre valutata dal medico pediatra che chiarirà di che tipo di otite si tratti, se esterna, media, o acuta. Rivolgersi al medico appena si palesa questo tipo di patologia è fondamentale per evitare dei peggioramenti nello stato di salute del bambino. Scopriamo cosa è, quali sono le cause, i sintomi, la prevenzione e le cure all’insegna dei consigli dei medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
L’otite esterna, una patologia che colpisce bambini di tutte le età è un’infiammazione acuta della pelle del condotto uditivo esterno che in genere non interessa anche la membrana timpanica. La causa di questa patologia è solitamente infettiva con la presenza di infezione batterica e talvolta anche provocata dalla presenza di micosi.
L’otite esterna si presenta in fase iniziale con un prurito intenso che interessa l’orecchio e con una sensazione di udito ‘ovattato’, poco dopo la sintomatologia diventa dolorosa e il dolore diventa forte anche solo toccando il padiglione auricolare.
In molti il dolore potrebbe essere accompagnato da presenza di liquido nel condotto uditivo esterno, da sanguinamento o da un forte arrossamento fino alla tumefazione della parte posteriore del padiglione auricolare. Talvolta può esserci anche la presenza di febbre.
L’otite esterna si può prevenire evitando di far fare ai bambini il bagno in acque poco pulite e per quanto riguarda la cura, come indicato nel sito ufficiale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù:
“La terapia raccomandata dalle linee guida internazionali consiste nell’applicazione topica (direttamente nell’orecchio) per almeno una settimana di gocce contenenti cortisone ed un antibiotico efficace contro i batteri che di solito causano questa infezione. In presenza di febbre o di interessamento dei tessuti molli adiacenti al condotto uditivo esterno, (es. gonfiore del padiglione auricolare) è opportuno aggiungere alla terapia topica una terapia antibiotica e cortisonica per bocca. In presenza di secrezioni molto dense nel condotto uditivo esterno, può essere utile il ricorso alla otomicroscopia che consente di osservare il condotto uditivo ad alto ingrandimento e di aspirare con precisione secrezioni e pus. Se il quadro non regredisce dopo 7-10 giorni di terapia è consigliabile un tampone auricolare per identificare il microrganismo responsabile e modificare la terapia antibiotica”
Stare molto attenti a non far ristagnare nelle orecchie dei bambini dell’acqua sporca o altre sostanze che possano avere una carica batterica è fondamentale per evitare l’otite esterna che come altre patologie stagionali possono davvero essere evitare con pochi e semplici accorgimenti. Scopri come, quando e perché somministrare antibiotici ai bambini.
Fonte: ospedalebambinogesu.it