Bambini lanciano oggetti: perché e come farli smettere

Superato l’anno di età, a volte anche prima, alcuni bambini iniziano a tirare gli oggetti. Scopriamo perché e i consigli per farli smettere.

bambino lancia oggetti
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Iniziamo col dire che i bambini, chi più chi meno, attraversano tutti la fase in cui lanciano gli oggetti. Dopo l’anno di età, ma talvolta può capitare anche prima, il piccolo inizia a tirare le cose per un motivo conoscitivo.

Si tratta infatti di una normale tappa evolutiva finalizzata alla sperimentazione tipica di quest’età.

Se però fino a che il bimbo è piccolo la cosa resta circoscritta e gestibile, quando cresce questo comportamento può diventare pericoloso, specie se il piccolo lo mette in atto per colpire qualcosa o qualcuno.

Ecco alcuni consigli per i genitori: come fermare i bambini che lanciano gli oggetti

bambini lanciano oggetti
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Si tratta di una fase naturalmente fisiologica, quella di lanciare gli oggetti, ed è importante lasciare i piccoli sperimentare, il tutto entro certi limiti: quello di non fare male né a se stessi né agli altri.

Secondo quanto afferma lo psicologo Piaget il bambino fino a circa 2 anni di età attraversa la fase del periodo senso-motorio ovvero esplora il mondo e osserva l’effetto delle sue azioni. Quindi lanciando un oggetto, ad esempio, sente che rumore fa quando cade. Oppure tirandolo riesce a capire quanto va lontano e in questo modo scopre la sua azione sul mondo che lo circonda.

Finché dunque il bambino tira gli oggetti per esplorare l’effetto che provoca la sua azione nel mondo non ha nessuna intenzione di voler sfidare l’adulto, ma anzi, vuole scoprire le sue abilità motorie e la coordinazione oculo-manuale.

Anzi, ripeterà queste azioni proprio perché una volta scoperto il meccanismo vorrà studiarlo e capirlo.

Naturalmente questo comportamento di esplorazione dovrà esaurirsi da solo, una volta che il bambino ha acquisito determinate conoscenze e competenze in genere entro i 3 anni, ma ogni bambino è diverso.

Quando però l’atteggiamento si protrae oltre o iniziamo a notare che i bambini lanciano gli oggetti per attirare la nostra attenzione o per esprimere la sua rabbia dovremo prendere dei provvedimenti. Intorno ai 2 anni i bambini attraversano anche una fase abbastanza delicata: i famosi terrible two.

1) Innanzitutto dovremmo fargli capire chiaramente che certi modi di comportarsi non sono accettabili. Importante sarà mettersi alla sua altezza e guardarlo negli occhi spiegandogli che quello che sta facendo è sbagliato in maniera calma ma ferma e decisa.

2) In seconda istanza dovremmo cercare di capire quando il bambino mette in atto questi comportamenti. Ad esempio capita più spesso se è stanco, oppure in presenza di alcune persone. Altre volte può succedere perché non si è sfogato abbastanza, stando magari per troppo ore davanti alla tv o chiuso in casa. Se riusciamo a capire i motivi che stanno dietro a questi gesti forse riusciremo a risolverli dalla radice o quantomeno a comprendere perché li compie.

3) Se capiamo che si tratta di un sfogo dovuto alla rabbia dovremo cercare di aiutarlo a classificare le emozioni. Qui vi avevamo spiegato come aiutare i bambini a gestire le loro emozioni. Potrebbe anche essere utile fare delle attività calmanti come uscire e disegnare.

4) Altre volte capita che il bambino lanci gli oggetti solo per attirare l’attenzione dei genitori o delle persone a lui vicine. In questo caso, se lo fa in nostra presenza significa che si sente trascurato e forse dovremmo dedicargli qualche attenzione in più.

5) A tavola spesso capita che il bambino lanci il cibo. Magari più per gioco o per noia che per rabbia. In questo caso cerchiamo di mangiare tutti insieme così da bloccarlo con frasi ferme e decise. Evitiamo di urlare o peggio di infliggere punizioni corporali che serviranno a sortire solo effetti contrari. Evitiamo naturalmente stoviglie che potrebbero rompersi.

bambina a tavola
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6) Se proprio non può fare a meno di lanciare qualcosa, cerchiamo di arginare i danni. Spieghiamogli che non è opportuno tirare un giocattolo o un libricino ma che può invece tirare la palla, ad esempio. In questo modo il bimbo darà libero alla sua voglia di esplorare senza però fare troppi danni.

 

 

 

 

 

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