Negli ultimi anni, non solo per la Dad, i bambini sono abituati a scrivere su pc, tablet e cellulari, ma la scrittura a mano con carta e penna è la loro vera salvezza, ecco perché
Quale futuro per i nostri bambini se non quello tecnologico? In fondo può sembrare anche logico perché in casa sono circondati ogni giorno da tablet, pc, cellulari e imparano ad utilizzarli fin da piccoli. Ma un’educazione senza carta e penna, quindi senza le basi che tutti noi abbiamo imparato fin da piccoli rischia anche di creare problemi importanti per il loro sviluppo, soprattutto quello neurologico, a breve e a lungo termine.
Attenzione, non dobbiamo demonizzare per forza la tecnologia perché l’evoluzione del mondo va sempre più verso quella strada ed è anche giusto che o bambini comincino a ragionare così. Ma allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare quelle che sono le basi per una corretta maturazione psicofisica.
Negli ultimi anni in questo specifico settore ci sono stati diversi studi per cercare di capire che cosa possa significare abbandonare la scrittura e la lettura nella maniera classica per abbracciare quella alla tastiera. Un paio arrivano dagli Stati Uniti e hanno dato risultati chiari.
Nel primo, svolto alla Washington University, una psicologa ha analizzato le differenze nei bambini che scrivevano in stampatello, in corsivo oppure su una tastiera. Ad ogni azione è associato anche uno schema mentale ben distinto con differenze evidenti. I migliori sono risultati i bambini che scrivono a mano libera, perché utilizzano più parole e riescono anche a farlo più rapidamente (per quanto possa sembrare ovvio) rispetto a chi digita su una tastiera. Una questione di manualità ma anche uno sviluppo migliore della mente.
Una seconda ricerca, questa volta alla Indiana University, ha utilizzato uno scanner per studiare come la scrittura a mano incida anche sull’attività cerebrale dei bambini. I bambini che avevano disegnato una lettera a mano libera mostravano maggiore attività nelle tre aree del cervello attivate quando leggiamo e scriviamo.
Tutti i vantaggi della scrittura a mano nello sviluppo psicofisico del bambino
Più in generale la scienza indaga sugli effetti della tecnologia nello sviluppo psicofisico dei bambini e ha riscontrato profonde differenze fra i bambini che scrivono a tastiera e chi lo fa a mano. In quest’ultimo caso sono effettivamente stimolate aree diverse e più profonde del cervello, quindi anche le idee arrivano più in fretta. Chi invece digita su una tastiera, fisica o virtuale come quella dei cellulari, non sfrutta tutto il suo potenziale cerebrale.
La scrittura è frutto di un pensiero e di un ragionamento a monte, non importa quanto all’inizio sia più o meno precisa. Importante è invece l’idea che genitori e insegnanti devono dare al bambino che non deve per forza scegliere la via più facile ma quella più logica.
Imparare a scrivere con la penna o la matita aiuta anche a sviluppare la manualità fine e migliora la coordinazione tra pensiero e movimento, tra l’occhio e la mano che devono essere sempre in contatto. Inoltre insegna a rispettare gli spazi nel foglio, ad essere più ordinati.
In tempo di Dad, quella che gli studenti anche piccoli stanno vivendo dalla scorsa primavera, pc e tablet sono diventati essenziali. Ma non dimentichiamo mai il ruolo della scrittura nella loro prima formazione e per questo teniamo care carta e penna.