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Il bambino parla da solo mentre gioca? Significa che è intelligente

Contrariamente a quanto si possa pensare il bambino che parla da solo mentre gioca è intelligente. A dirlo diversi psicologi.

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Può capitare a molti bambini che nel momento in cui sviluppano l’uso del linguaggio inizino a parlare da soli mentre giocano.

Questa situazione si presenta soprattutto durante il gioco simbolico ovvero quando i piccoli mettono in scena azioni della vita quotidiana o quando giocano con le bambole. 

Nulla di cui preoccuparsi, almeno secondo il giudizio di molti psicologi, sembra che sia un fenomeno del tutto normale, anzi, il bambino che parla da solo mentre gioca è intelligente. Scopriamo di più.

Ecco perché il bambino che parla da solo mentre gioca è intelligente

Foto di Polesie Toys da Pexels

Quante volte vi sarà capitato se siete mamme di bambini di tra i 2 e 3 anni di sentirli parlare da soli mentre giocano e non solo? Si tratta di un processo della crescita del tutto normale, una sorta di monologo con cui i bambini accompagnano le loro attività.

Gli psicologi della fase evolutiva classificano questa fase dei bambini come “monologo egocentrico”, o del “pensiero ad alta voce”.

Il bambino che parla da solo secondo uno studio condotto dallo psichiatra Luis Rojas Marcos, lo aiuterebbe sia a migliorare il linguaggio che il suo sviluppo cognitivo. Parlando ad alta voce infatti i piccoli riuscirebbero a tenere alta l’attenzione concentrandosi meglio in quello che stanno facendo.

Questo li farebbe essere anche più consapevoli delle scelte che fanno, oltre ad aiutarli nello sviluppo di immaginazione e creatività. Inoltre, parlare da soli li stimolerebbe anche a vedere le cose da diversi punti di vista. Non solo, ma è anche un esercizio valido per stimolare la fantasia. 

A tal proposito è proprio intorno all’età dei 3 anni e all’incirca fino agli 8-10 anni che alcuni bambini formano la convinzione di avere un amico immaginario con cui parlare. Un fenomeno che poi tende a scomparire da solo con la crescita e lo sviluppo psicologico.

Questa elaborazione, frutto della fantasia del bambino, gli permette di esprimere quello che talvolta non riesce a dire direttamente. Se i genitori dovessero notare che la presenza di questo “amico” compromette il rapporto con i coetanei allora è meglio consultare uno psicologo infantile così da spazzar via qualsiasi dubbio in merito ad un eventuale disagio emotivo. Altrimenti non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Non di meno parlando a voce alta da solo il bambino riuscirà a risolvere più facilmente i problemi e questo lo aiuterà a correggersi da solo se sbaglia così come a memorizzare parole nuove.

Ecco perché secondo gli esperti i bimbi che parlano da soli mentre giocano sono considerati più intelligenti. Perciò se vedete o sentite vostro figlio parlare da solo non sgridatelo pensando che sia qualcosa di sbagliato anzi incoraggiatelo.

Per molto tempo si è pensato in maniera errata che questo modo di fare potesse essere la spia di qualche problema emotivo o psicologico ma in realtà parlare da soli durante l’attività ludica è una dimostrazione di intelligenza. 

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Parlare da solo infine aiuta il bambino anche a canalizzare le proprie emozioni e sappiamo come i piccoli intorno ai 2-3 anni debbano essere aiutati a conoscerle e gestirle.

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