Ci sono affascinanti borghi fantasma in Umbria, che è possibile visitare per immergersi nell’atmosfera di epoche lontanissime.
Con la sua natura incontaminata e i paesaggi che sembrano sospesi nel tempo, l’Umbria è una regione ricca di cultura, arte e spiritualità in grado di custodire diversi luoghi misteriosi: i cosiddetti “borghi fantasma”. Si tratta di posti abbandonati, che racchiudono tanta storia di un passato ormai lontano.
Dal fascino unico, questi luoghi mescolano storia alla bellezza e a quelle che sono vere e proprie leggende. Scopriamo insieme alcuni dei luoghi abbandonati da visitare in Umbria, ricca di borghi fantasma.
I luoghi abbandonati in Umbria: Marzana, Scoppio e Biselli
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Nel cuore dell’Umbria, sono presenti alcuni paesini abbandonati, ormai diventati dei veri e proprio borghi fantasma (o borghi infestati, secondo alcuni). Si tratta di luoghi che raccontano la fine di un’epoca e un mondo che, ormai, non esiste più, ma che resta vivo nella memoria collettiva. Marzana in Umbria si trova in una zona isolata, abbandonata perché i suoi abitanti sono emigrati alla ricerca di una vita migliore: si tratta, infatti, di un borgo risalente all’epoca medievale, raggiungibile attraverso un sentiero.
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Scoppio si trova in provincia di Terni. Anche questo fa parte dei borghi abbandonati, il cui spopolamento ha avuto termine alla fine degli anni Cinquanta. Vi era, infatti, un elevato rischio sismico. Sono, comunque, ancora visitabili l’affascinante Chiesa di San Michele Arcangelo e le case antiche, oltre ad alcuni oggetti e mobili abbandonati.
Biselli è una frazione, che sorge nei pressi di Norcia e che si è svuotata a causa della mancanza di servizi essenziali. Gli abitanti sono fuggiti verso le grandi città, abbandonando questo affascinante borgo isolato. Gli abitanti lo lasciarono definitivamente attorno al 1979 (sempre a causa di un forte terremoto). Qui è presente la Chiesa di San Leonardo.
Umbriano e Torre del Colle, tra i borghi fantasma da visitare
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Umbriano è un altro dei borghi abbandonati in Umbria, il cui spopolamento rurale è stato causato dalla mancanza di lavoro e dalle difficoltà della zona isolata. Si tratta, infatti, di un borgo che era stato fondato nel IX secolo d.C., dove poter ammirare – ancora oggi – la sua antica fortificazione.
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Infine, tra i borghi da ripopolare in Umbria – sebbene sarebbe alquanto problematico – c’è anche Torre del Colle di Bevagna. Qui, oggi, vivono ancora pochissimi abitanti, ma si tratta – in ogni caso – di un paesino davvero silenzioso in cui ci si può facilmente rilassare. Ci sono case in pietra, stradine e porte antiche, che hanno visto la luce nel corso dei secoli. Non dimenticate i posti perfetti in Umbria per una fuga romantica e i luoghi nascosti da visitare nella Costiera Amalfitana.