Il burro è un alimento molto usato in cucina e con più proprietà benefiche di quanto si pensi. Scopriamo insieme le più importanti, insieme alle eventuali controindicazioni e a tutte le curiosità che lo riguardano.
Il burro è un alimento ben noto a tutti, essendo una ingrediente quasi costante in dolci e preparazioni di ogni tipo. Dalla prima colazione al dessert di fine pasto, la sua presenza è in grado di dare quel tocco in più che rimane impresso e che per molti è irrinunciabile.
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Spesso considerato negativo per via della presenza dei grassi saturi, si tratta in realtà di un alimento che se consumato con moderazione vanta diversi benefici, rivelandosi persino più sano di altri condimenti come, ad esempio, la margarina. Come tutti gli alimenti, può avere ovviamente delle controindicazioni. Scopriamo quindi quanto c’è da sapere sul burro, iniziando dai valori nutrizionali per proseguire con le proprietà benefiche e tutte le curiosità che lo riguardano.
Tutto sul burro: proprietà, curiosità e come usarlo in cucina
Il burro rientra tra i latticini e si ottiene dalla separazione meccanica del grasso presente nel latte o nella panna. Si presenta naturalmente in forma solida e ha un colore tendente al giallo. Un’altra caratteristica è la sua consistenza più o meno morbida.
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Secondo la legge italiana, si può chiamare burro solo quanto ottenuto dalla crema ricavata dal latte di mucca. Questo inoltre non può contenere grassi di tipo diversi da quelli ottenuti dal latte o dalla panna. Altri tipi di burro come, ad esempio, quello di bufala, di yak, etc… devono avere la specifica in quanto pur essendo dei tipi di burro non sono quello considerato classico.
Riguardo alle sue proprietà, il burro vanta una certa quantità di vitamina A e D e contiene inoltre calcio e magnesio. È anche ricco di colesterolo e questo è il motivo per cui per tanti anni è stato considerato un alimento nocivo per la salute. Cosa che negli ultimi anni sta notevolmente cambiando tanto da averlo fatto tornare in cucina con più vigore di prima.
Se consumato nel modo corretto, infatti, il burro è un alimento anche ricco di proprietà e in grado di apportare dei benefici come quello di combattere i radicali liberi. In genere non esiste una dose media raccomandata se non il consiglio di inserirlo a piccole dosi all’interno di un’alimentazione sana e bilanciata.
Calorie e valori nutrizionali
In genere, il burro ha circa 720 calorie per 100 grammi. Inoltre contiene 80 grammi di grassi dei quali almeno 50 sono saturi. Il quantitativo di colesterolo è pari a 215 mg. Per il resto contiene circa 11 mg di sodio, 24 mg di potassio, 24 mg di calcio, 930 Qg di vitamina A, e piccole quantità di vitamina E ed D. È inoltre povero di lattosio, motivo per cui in alcuni casi (prima di provarci è sempre meglio chiedere al proprio medico) viene inserito a piccolissime dosi anche nella dieta di persone intolleranti al lattosio.
Proprietà e benefici
Sebbene per un certo periodo di tempo il burro sia stato classificato tra gli alimenti nocivi, negli ultimi anni e grazie anche alle recenti scoperte in ambito alimentare, la sua immagine è cambiata parecchio tanto che sempre più medici lo consigliano al posto di altri tipi di grassi, considerati più nocivi.
Ovviamente non va mai dimenticato che si tratta pur sempre di un alimento ricco di grassi e che comprende il colesterolo, motivo per cui non si dovrà mai esagerare e, in caso di determinate patologie, prima di consumarle si dovrà chiedere un parere al medico curante. Detto ciò, vediamo quali sono i benefici apportati dal burro:
- Contiene diversi nutrienti come vitamine e minerali
- Non è idrogenato, cosa che rende i suoi grassi più sani
- È privo di conservanti o di sostanze chimiche aggiunte
- È ricco di antiossidanti
- Rafforza il sistema immunitario
- Aiuta l’intestino
- Secondo alcuni studi fa bene alla tiroide
- È ricco di vitamina A
- Grazie al beta carotene che contiene fa bene alla vista
- Allevia i problemi alle articolazioni
- Fa bene alle ossa
Controindicazioni
Come già detto, per via della presenza di colesterolo, il burro è da evitare o da consumare con estrema moderazione se questo valore è alto. Prima di inserirlo nella dieta è quindi indispensabile consultarsi con il medico curante.
Le persone allergiche al latte o alle sue proteine dovrebbero evitarlo
Come assumere il burro e curiosità
Il burro è un alimento che si presta a svariate preparazioni. Dal consumo più noto, ovvero spalmato sul pane a colazione, si passa infatti al suo inserimento in svariate ricette sia dolci che salate. La sua presenza aiuta i cibi a presentarsi più soffici e golosi, donando loro sia un aspetto più bello che un sapore più ricco.
Per chi ama cimentarsi in cucina, il burro può essere lavorato con le spezie al fine di creare un burro già pronto per condire determinati alimenti. Lo si può salare o mescolare con curcuma, pepe, etc… Volendo lo si può preparare anche in casa in modo da rendere la sua trasformazione in burro speziato ancora più semplice.
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Andando alle curiosità:
- Il burro tende a cambiare colore in base alle stagioni, in inverno risulta più bianco mentre in estate tende a diventare più giallo. Il cambiamento di colore pare dipenda dalla variazione dell’alimentazione delle mucche da latte.
- Sebbene il burro non sia idoneo per le fritture, nella sua versione chiarificata può raggiungere temperature di circa 200°.
- Secondo alcuni studi, un consumo moderato di burro può portare ad un aumento del colesterolo buono.
- Il paese dove si consuma più burro è l’India. Qui, però, è molto in voga anche il Ghee, ricavato del burro considerato notevolmente più sano e ricco di proprietà benefiche.
- In commercio esiste anche il burro light, diverso dalla margarina poiché sempre non idrogenato ma con aggiunta di acqua al fine di diminuire il quantitativo di grassi. Non sempre si tratta di un burro che può essere usato in cottura, motivo per cui è sempre meglio controllare l’etichetta o contattare il fornitore.
Il burro è quindi un alimento che merita una certa considerazione e che, un po’ come il caffè ed il cioccolato fondente, sta riscuotendo sempre più attenzioni anche in campo medico, perdendo quella nomea di cibo nocivo per diventare sempre più un alimento da inserire (seppur sempre con moderazione) nell’alimentazione di tutti i giorni.