Molte persone sono accumulatori seriali e non riescono a liberarsi delle cose vecchie, rotte o inutili. La scienza spiega il perché.
Se ogni volta che qualcosa si rompe tendi a metterla in un angolo ben lontano dalla pattumiera in virtù del fatto che prima o poi potrebbe tornare utile per chissà cosa, potresti essere un accumulatore.
In realtà quell’oggetto occuperà quell’angolo per anni e nessuno si ricorderà di lui, neanche tu. Questo accade per una infinità di oggetti, dalla sedia rotta al contenitore del formaggio spalmabile, al sacchetto di plastica che conteneva la pasta.
A lungo andare questo accumulare continuativo genera un grande disordine e anche a livello mentale inizia a farsi avanti il bisogno di dare una ripulita. Ma perché alcune persone fanno fatica a buttare via le cose?
4 motivi psicologici per cui facciamo fatica a buttare via le cose
Se fai parte di quelle persone che non buttano via mai niente allora ti ritroverai nella medesima situazione a casa, in ufficio, in auto. Un mare di disordine regnerà negli ambienti in cui vivi, nei tuoi armadi e persino nella tua borsa, tutto sarà pieno di cose inutili accumulate e a volte introvabili sotto cumuli di polvere.
Fare spazio, liberare è un gesto molto importante ed è un beneficio anche a livello psicologico. Oltre a godere di spazi vitali vivibili, il disordine nell’ambiente genera disordine anche a livello mentale rendendoci incapaci di liberare la nostra mente da pensieri superflui o eventi dolorosi legati al passato.
Liberare la mente è importante per andare avanti e vivere il presente nel modo migliore possibile, senza catene.
Ma perché è così difficile buttare via le cose? perché genera ansia e dispiacere in alcune persone?
La situazione è alquanto ambigua, da un lato uno spazio vitale ordinato fa sentire meglio dall’altro liberarsi di cose, seppur inutili, emotivamente genera molto stress, motivo per il quale cediamo all’impulso di tenerci ogni cosa.
Inoltre secondo gli esperti, le persone che hanno la tendenza ad accumulare soccombono a 4 motivi psicologici che rendono faticoso il processo di “liberazione”:
- Motivazione economica: “L’ho pagato un’occhio della testa e ora dovrei liberarmene?” l’oggetto richiama il sacrificio economico che si è sostenuto nell’acquistarlo e funge da scusa per non liberarsene.
- Motivazione sociale: a seguire la motivazione economica c’è quella sociale, perché gettare via un oggetto che un domani potrebbe servire a qualcuno?
- La lungimiranza: La lungimiranza proietta l’oggetto nel futuro, per esempio se vi è avanzato un pezzo di stoffa potrebbe sempre servire per mettere una toppa un giorno, motivo per il quale non buttarla sembra essere un gesto saggio.
- Motivazione sentimentale: infine entra in gioco il valore affettivo di un oggetto, i ricordi che questo rievoca e il fatto di essersi affezionati a lui.
Fonte: Focus Domande & Risposte