I cachi, detti anche kaki, sono dei frutti di provenienza asiatica. In Cina e in Giappone sono conosciuti anche come loti o frutti provenienti dall’albero della pace. Il loro nome deriva da quello giapponese kaki noki. In natura ne esistono diverse varietà come i cachi vaniglia e i cachi mela che a differenze dei più comuni sono sodi e si possono tagliare a fette essendo privi della classica polpa.
Ricchi di vitamine e sali minerali, come tutti gli alimenti possono avere degli effetti collaterali. Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere sui cachi, iniziando dai valori nutrizionali per proseguire con i benefici e i modi migliori di mangiarli.
I cachi sono frutti asiatici che provengono per lo più da Cina e Giappone. Noti per il loro sapore dolce, sono tra i frutti più antichi coltivati dall’uomo e anche se in pochi lo sanno, in Italia sono conosciuti anche con il nome di diòspero.
Ricchi di proprietà benefiche sono considerati un vero toccasana per la salute. Tra le altre cose donano infatti energia, sono amici dell’intestino e fanno bene al cuore. In media non c’è una dose giornaliera consigliata ma in generale mezzo frutto al giorno può essere considerato un quantitativo ideale per godere delle sue numerose proprietà.
Calorie e valori nutrizionali
In media, 100 grammi di cachi apportano circa 70 calorie. Considerando che un frutto può arrivare anche a 200 grammi è facile intuire come sia da considerarsi particolarmente calorico. Del tutto privi di colesterolo, sono da considerarsi piuttosto zuccherini. Oltre ad essere particolarmente ricchi di vitamina C e di altre vitamine, contengono anche una discreta quantità di potassio, magnesio e zinco. I cachi sono inoltre ricchi di beta carotene.
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I cachi apportano svariate proprietà benefiche. Tra queste, le più note sono:
Controindicazioni
I cachi sono frutti molto zuccherini e pertanto sono da evitare se si soffre di diabete o se, in generale, si hanno problemi di glicemia alta. Viste le tante calorie, anche in caso di dieta vanno consumati con moderazione e sempre dopo aver sentito il proprio nutrizionista qualora si fosse seguiti da qualcuno.
Se consumati acerbi possono aumentare la stipsi in chi ne soffre. Per questo motivo se si è in dolce attesa è sempre meglio chiedere il parere del proprio medico curante prima di consumarli. Lo stesso vale anche in caso di problemi di digestione o intestinali o se si soffre di patologie particolari.
I cachi sono così dolci e particolari che mangiati al naturale rappresentano già da soli un dolce, specie se si scelgono i classici dalla consistenza morbida e la cui polpa può essere mangiata con l’aiuto di un cucchiaino. Allo stesso tempo, si prestano ad alcune preparazioni come la confettura da usare per i formaggi o a colazione o all’interno di torte dove possono essere inseriti all’interno dell’impasto o sotto forma di crema. La loro consistenza particolare li rende ottimi anche come ingrediente speciale per un buon budino. Anche se non sembra, questi frutti si prestano anche alla preparazione di piatti salati, come risotti o crema da usare per un secondo dal sapore agrodolce. I cachi mela possono infine essere grigliati ed inseriti nelle insalate o sgranocchiati a fine pasto o come spuntino come si farebbe con una mela.
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Andando alle curiosità
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