Il calo di desiderio e la depressione non sono sempre in una relazione di causa – effetto, ma in determinati casi possono essere connessi. Come si fa a capire che si sta attraversando un calo di desiderio normale e fisiologico e quando invece la situazione è più grave?
Il calo di desiderio nelle donne si può dire che sia ciclico. Il motivo è che il ciclo ormonale femminile non regola soltanto la nostra fisiologia ma ha profonde influenze anche sul nostro umore e, infine, sul nostro desiderio sessuale.
Si può dire quindi che anche il desiderio femminile ha un suo ciclo, che si sviluppa in sintonia con quello mestruale, e che ha fatto sviluppare la convinzione che gli uomini siano sempre più eccitati delle donne.
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Per questo motivo avere dei “momenti clou” e dei “momenti di down” del desiderio nel corso del mese non è solo perfettamente normale, ma anche perfettamente sano: non c’è alcun bisogno di preoccuparsi se il calo di desiderio dura una manciata di giorni e poi “si risveglia” naturalmente.
C’è invece da preoccuparsi per un calo prolungato del desiderio sessuale, perché può essere indice di malesseri psicologici anche profondi.
Il semplice calo di desiderio sessuale investe una sfera molto definita della nostra vita, anche se si tratta di una sfera molto importante per il nostro benessere.
La depressione invece comporta un abbassamento generale dei livelli di energia e di voglia di fare, che non investe soltanto il campo della vita sessuale ma si espande a tutti gli altri settori della vita di una persona.
Per questo motivo, per parlare concretamente di depressione è necessario che ci siano altri segnali oltre a una prolungata mancanza di desiderio sessuale.
Tra i sintomi più comuni della depressione si possono contare:
Anche se alcuni o molti di questi sintomi sono presenti è anche necessario sottolineare che si può trattare di un momento di stress acuto, oppure di un momento di “rilassamento” dopo un periodo di stress acuto: il corpo e la psiche potrebbero “spegnersi” in reazione a stimoli stressanti eccessivi o troppo duraturi.
Può capitare molto spesso che una donna stressata e quindi con bassi livelli di desiderio accetti di fare sesso con il proprio partner al fine di non deludere le sue aspettative.
Si tratta però di un comportamento sbagliato, soprattutto se diventa un’abitudine. Eseguendo meccanicamente il “rituale” del rapporto sessuale il desiderio si spegnerà completamente, perché non si assocerà più il sesso al piacere ma a uno spiacevole dovere morale.
Le donne che si rendono conto di fare sesso controvoglia da diverso tempo dovrebbero allora porsi una serie di domande: tali domande, ma soprattutto le loro risposte, serviranno a capire se la depressione e il calo di desiderio sono in una relazione di causa – effetto.
Se è calato solo con il partner, ma c’è ancora il desiderio di masturbarsi oppure si sente desiderio sessuale nei confronti di persone diverse dal partner, allora il problema del calo di desiderio è strettamente legato al malfunzionamento della coppia.
Se i pensieri ricorrenti riguardano il “qui e ora”, cioè il momento che si sta vivendo insieme al partner allora la situazione non è grave: significa che il desiderio sessuale è debole, ma c’è ancora.
Se invece i pensieri ricorrenti vagano molto lontano dal momento dell’incontro con il partner e si concentrano esclusivamente su tematiche che sono fonte di stress, la causa del calo di desiderio può essere solo un accumulo temporaneo di stress che uccide la libido.
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Se invece non ci sono pensieri ricorrenti e la mente semplicemente si spegne, molto probabilmente la causa del calo di desiderio è la depressione o uno stato depressivo più o meno profondo. In tal caso sarà assolutamente fondamentale consultare un medico e capire quali possono essere le cause profonde di un problema psicologico che non va assolutamente sottovalutato.