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Attualità

Campagna vaccinale: prime 47mila dosi del vaccino moderna in arrivo a Roma

La campagna vaccinale contro il Coronavirus nel nostro Paese procede a ritmo elevato. In arrivo a Roma anche le prime 47mila dosi del vaccino Moderna, la battaglia al COVID-19 si arricchisce di un nuovo importante tassello.

(Getty Images)

Prosegue la campagna vaccinale in tutta Italia. L’immunizzazione al COVID-19 procede spedita, malgrado qualche piccolo impasse in alcune regioni: la tabella di marcia parla chiaro. Arrivare a metà anno con una buona percentuale di immunizzati resta l’obiettivo principe, attese per oggi le prime 47mila dosi del vaccino Moderna. Sono necessari più rimedi per far sì che l’immunità possa essere raggiunta in tempi relativamente brevi. Intanto il Paese si prepara a nuove misure preventive: non è tempo di abbassare la guardia, la curva dei contagi resta in stato di allerta. Anche se adesso il cammino, almeno verso le possibili cure, parrebbe essere in discesa.

In merito al vaccino Monderna, la somministrazione del ritrovato dovrebbe proteggere dal COVID-19 almeno per un anno: l’indiscrezione arriverebbe da un funzionario della stessa società farmaceutica che avrebbe riportato le tempistiche ai microfoni della CNN. Naturalmente le sperimentazioni vanno avanti affinché il Coronavirus possa essere solo un lontano ricordo quanto prima.

campagna vaccinale: in arrivo le prime 47mila dosi di Moderna

(Getty Images)

Resta da capire se, oltre alle due dosi attuali da somministrare, sia necessaria una terza iniezione per garantire la piena copertura dal contagio. Nel frattempo arrivano buone notizie dall’Unione Europea: AstraZeneca ha presentato il dossier del suo vaccino all’Ema. Non appena ne sarà riconosciuta l’efficacia e la validità, ci attiveremo il più velocemente possibile per renderlo disponibile in tutta Europa”, ha dichiarato la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen su Twitter.

La disponibilità di questo ulteriore prodotto assicurerebbe non soltanto al nostro Paese nuove dosi per procedere – in maniera ancor più tempestiva – all’immunizzazione: qualcosa si muove, dunque, non solo in Italia. Tengono banco anche le tensioni legate alla politica nazionale, l’auspicio è che gli sviluppi nell’ambito sanitario possano agevolare un ulteriore equilibrio anche sul piano politico per evitare lo stallo. Il traguardo finale, ovvero l’immunità di gregge, ormai non è più soltanto un miraggio.

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