La candida intestinale è un’infezione micotica, cioè causata da funghi, che interessa l’apparato digerente. Un’alimentazione troppo grassa o ricca di zuccheri favorisce l’insorgere della candida, mentre alcuni alimenti la combattono: quali?
La prima cosa che bisogna mettere in chiaro quando si parla di candida intestinale è che il lievito chiamato Candida albicans è sempre e naturalmente presente nel nostro organismo ed è essenziale per il suo corretto funzionamento.
Quando cominciano a insorgere i tipici problemi legati alla candidosi intestinale? Semplicemente quando la quantità di questo lievito è eccessiva e finisce per invadere l’intestino e squilibrare la flora intestinale.
Come tutti i lieviti, la Candida Albicans si nutre principalmente di zuccheri e, per questo motivo, prolifica in quegli intestini in cui transitano grandi quantità di carboidrati e zuccheri di vario tipo.
Oltre a una cattiva alimentazione, un altro fattore che contribuisce all’insorgere dell’infezione è la debolezza del sistema immunitario degli individui. Talvolta infatti la candidosi si sviluppa nel momento in cui il corpo sta combattendo con altri tipi di malanni, come un’influenza o un semplice raffreddore.
Differentemente dalla candidosi vaginale, la candidosi intestinale non può essere trasmessa da un individuo ad un altro: ne deriva che le uniche cause della candidosi sono da ricercare nelle cattive abitudini o nello stato di salute generale di cui ne è affetto.
Quali cibi nutrono la candida?
Come già accennato, la candida è un lievito e, come tale, si nutre di zuccheri.
Per questo motivo un’alimentazione ricca di carboidrati (pasta, pane, riso, pizza, patate) aumenta il rischio di sviluppare candida intestinale.
In particolare sono da evitare i lievitati (soprattutto di produzione industriale) come pane in cassetta, brioche e dolci lievitati. Particolarmente “pericoloso” è il lievito istantaneo che si utilizza per la preparazione di dolci e che vende comunemente in bustine monodose.
Tutti gli alimenti molto zuccherini vanno consumati con moderazione: non si limitano a farci ingrassare ma nutrono la candida intestinale. Anche se in genere alla parola “zucchero” associamo il saccarosio venduto in scatole da un chilo, non dobbiamo dimenticare che il fruttosio e il lattosio sono due altri tipi di zuccheri che assumiamo ogni giorno in grandi quantità. Per evitare l’insorgere di candida è bene evitare frutta molto dolce e matura, come ad esempio mele, pere, uva, fichi e così via.
I frutti molto acidi come gli agrumi o i pomodori favoriscono l’acidità dello stomaco e dell’intestino, creando un ambiente ideale per lo sviluppo dell’infezione micotica: meglio bandirli.
Anche i fritti non fanno benissimo al nostro intestino se quest’ultimo è invaso dalla candida, dal momento che l’organismo farà molta fatica a digerire cibi che già normalmente rallentano il processo digestivo.
Il caffè e il tè contengono invece sostanze irritanti per l’intestino: non alimentano la candida ma è meglio evitarle durante un episodio di candidosi.
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Cosa mangiare per combattere la candida intestinale?
Dal momento che non si può pensare di eliminare completamente i carboidrati dalla nostra alimentazione, è bene scegliere accuratamente quali carboidrati comprendere nella nostra dieta durante un’infezione di Candida Albicans.
Gli alimenti integrali, ricchissimi di fibre, aiuteranno l’organismo a purificarsi e a ritrovare la regolarità che in genere la candidosi intestinale compromette.
Anche nel momento in cui ci si vorrà concedere un biscotto sarà sempre meglio optare per un biscotto integrale, da accompagnare magari con un pezzetto di cioccolato fondente, povero di zuccheri e ricco di energia.
Tra gli alimenti rinfrescanti che contengono un’alta quantità di fibre senza contenere carboidrati sono ortaggi come la zucca e i carciofi.
Dovendo eliminare i carboidrati si potrà optare per pasti a base di carne e pesce. Dal momento che abusare di carne rossa non fa bene al nostro colesterolo, è meglio indirizzarsi su tagli semplici di carne bianca come petto di pollo o di tacchino. Da evitare il maiale, dal momento che contiene una maggiore quantità di grassi.
Lo zenzero e l’aglio sono due alimenti dall’alto potere disinfettante, che contribuiscono a distruggere la proliferazione di candida nel tratto intestinale. L’aglio risulta piuttosto indigesto per molte persone e, inoltre, non favorisce esattamente la socialità. Per questo motivo è meglio ripiegare su decotti di radice di zenzero, che si reperisce ormai molto facilmente anche nei supermercati.
Cibi per ripristinare la flora batterica
La flora batterica risulta molto provata durante e dopo il manifestarsi della candidosi intestinale.
Per questo motivo la candidosi si manifesta spesso attraverso periodi di stitichezza o di diarrea, entrambi segni di un cattivo assorbimento dei nutrienti da parte dell’intestino.
Quando la candidosi intestinale è particolarmente grave, il medico potrebbe prescrivere dei farmaci antimicotici: questi farmaci finiscono per distruggere la flora intestinale buona insieme a quella tossica. Per ripristinarla sarà necessario assumere fermenti lattici (che possono essere acquistati in farmacia) oppure assumere regolarmente, per un certo periodo di tempo yogurt bianco senza zuccheri.
Conclusioni
La candida intestinale è fastidiosa e piuttosto difficile da sconfiggere, tuttavia può essere tenuta sotto controllo e addirittura evitata prestando un po’ di attenzione e costruendo un menu ad hoc.
Quanto dovrebbe durare la dieta detox da candida albicans? Almeno un paio di settimane, ma i risultati saranno talmente positivi che si riuscirà a proseguirla con leggerezza anche per un mese.
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