Il gesto delle corna viene spesso riprodotto da metallari e amanti del genere rock. A chi dobbiamo la paternità di questo gesto?
Avrai visto moltissime volte questo gesto, molto particolare ormai noto come “corna rock”, spesso anche noi lo riproduciamo quando cantiamo una canzone rock o per fare selfie trendy. Scopri quando è nato questo gesto e grazie a chi.
I gesti sono una componente molto ampia del nostro linguaggio, comunichiamo con i gesti allo stesso modo in cui lo facciamo con le parole. Tra i tanti gesti che compongono le nostre giornate molti sono scaramantici, per esempio il gesto di incrociare le dita, a proposito, sai già perché incrociamo le dita per scaramanzia?
Altri gesti sono legati a un modo di essere, o all’appartenenza ad una ideologia si pensi al noto gesto della mano tipica del fascismo. Anche le corna rock sono rappresentative, indicano l’amore per un genere di musica, il rock.
sono molto simpatiche ma a chi è venuto in mente di farle per la prima volta e come mai nel tempo sono diventate così popolari? ve lo siete mai chiesto?
In effetti la paternità della corna rock è molto contesa, esistono infatti diverse ipotesi possibili e sono legate a due modi diversi di fare questo gesto:
Alcuni lo riproducono con due dita alzate (indice e mignolo) altri con tre (indice, mignolo e pollice).
Riprodurre le corna utilizzando due dita è un classico gesto scaramantico in Italia oppure un gesto che evoca un tradimento.
Secondo alcune credenze popolari le corna con il pollice aperto sarebbero un gesto legato al rock e mentre quelle con due dita alzate sarebbero legate al metal. In realtà questa ipotesi non sarebbe mai stata confermata.
Le corna riprodotte con tre dita, in realtà sono il simbolo dell’amore. Esse sono la rappresentazione di tre lettere dell’alfabeto del linguaggio dei segni americano I.L.Y l’acronimo di I Love You.
Questo gesto venne introdotto per la prima volta dal mondo hippie, furono i Beatles a renderlo celebre. John Lennon venne ritratto mentre faceva le corna nella copertina inglese del 45 giri dell’LP Yellow Submarine del 1966.
La variante delle corna a due dita si deve invece ad un altro amatissimo personaggio dell’iconografia rock: James Ronnie Dio, dei Black Sabbath. Come si evince dal suo vero nome che è Ronald James Padavona aveva origini italiane, la sua nonna era calabrese e lui ha raccontato che fu lei ad insegnargli a fare questo gesto in segno di scaramanzia. Fu così che un giorno fece le corna in modo del tutto spontaneo durante un concerto cercando di attirare la fortuna, un gesto che non è cero passato inosservato.
Secondo alcuni le corna avrebbero assunto anche un’altra connotazione nel mondo della musica, un’ illusione demoniaca. La controversia nacque a causa di un’immagine di Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls, una band hard rock americana. Aprendo la custodia dell’album si nota chiaramente la matrice satanica. La foto ritrae un altare adibito per la messa nera adornato con teschi, messale, croci e candelabri capovolti. Dietro all’altare compaiono tutti i componenti della band, nella foto il bassista Oz Osborne e il batterista Steve Ross fanno le corna con la mano.
L’associazione delle corna a tre dita al diavolo ha origini antichissime e si deve probabilmente al ritratto dell’ Iblis, Satana per il mondo arabo, questa immagine è contenuta nel Kitab al-Bulhan («Libro dei prodigi»), un testo islamico del XIV in cui si vede chiaramente il demone che fa le corna con tre dita con entrambe le mani.
Restando sull’argomento corna, sai perché chi viene tradito viene chiamato cornuto?