Le cause della comparsa dei capelli bianchi? In parte il DNA e in parte lo stress. Come fare per porre rimedio? Miti e leggende sui capelli bianchi
I capelli bianchi non arrivano per tutti alla stessa età: a qualcuno sono già visibili a 25 anni, altri a 70 riescono ad averli ancora del loro colore naturale. Questione di fortuna, perché l’incanutimento dipende da due geni che sono stati identificati di recente dal centro di ricerca L’Oréal di Parigi. Sono loro a determinare a quale età (che cambia da una persona all’altra) i melanociti presenti nei follicoli smetteranno di produrre melanina e spariranno dando luogo a capelli bianchi. La canizie, ossia la perdita del colore naturale dei capelli – che diventano grigi o bianchi in età avanzata – è una situazione del tutto fisiologica e segno di invecchiamento. Tuttavia, l’incanutimento precoce è fonte di problemi psicologici, soprattutto nelle donne, poiché fa apparire una persona più vecchia della sua età reale. In generale, i primi capelli bianchi compaiono intorno ai 40 anni, sia nei maschi che nelle femmine. Ciò dipende dal fatto che il corpo riduce la produzione di melanina, ossia il pigmento che dà colore ai capelli. Se, invece, questo processo fisiologico inizia prima dei 20-25 anni si ha la cosiddetta canizie precoce. Ma cos’è la canizie? Per chi se lo domandasse, essa è il progressivo scolorimento dei capelli e dei peli, che assumono tonalità bianco-argentea. Il processo inizia alla base del pelo aderente alla cute per poi interessarlo completamente. La canizie è un fenomeno fisiologico, insorge verso i 40 anni alle regioni temporali coinvolgendo poi l’intera capigliatura e gli altri peli del corpo. Esiste anche una canizie precoce, che compare in età giovanile ed è dovuta ad alterazioni disendocrine, costituzionali, psicosomatiche. La canizie congenita, presente sin dalla nascita, si osserva nei soggetti affetti da albinismo. La canizie emotiva, invece, insorge improvvisamente dopo violente emozioni o gravi traumi psichici. La canizie può manifestarsi anche in corso di malattie infettive, tossiche, metaboliche.
Non bisogna preoccuparsi quando spuntano i primi capelli bianchi in giovane età. Non significa affatto che si sta invecchiando più velocemente degli altri o che si è meno sani di chi sfoggia una capigliatura del colore naturale. C’è chi, a 60 anni, ha ancora il suo colore naturale e chi già a 20 anni mostra un incanutimento. Ma le cause specifiche del perché i capelli diventano bianchi quali sono? E come possiamo porre rimedio? Cerchiamo di scoprirlo dalla scienza e dalla psicologia.
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Le cause della nascita dei primi capelli bianchi sono tante, alcune, come vedremo in seguito, sono solo dei falsi miti, mentre altre sono vere. Quali? Per esempio una delle cause è da ricercare nei nostri geni e nel DNA che i nostri genitori ci trasmettono. La canizie precoce dipende da un programma genetico nel DNA trasmesso dai genitori, per via del quale il bulbo pilifero riceve il “comando” di non produrre più melanina. Infatti, ci sono famiglie i cui componenti cambiano il colore dei capelli tutti alla stessa età. Altre cause che riscontriamo nell’insorgenza dei capelli bianchi sono:
Specie per le donne, vedersi con i capelli bianchi (anche se ora “fa moda”, non è un bel vedere e, oltre ai classici rimedi che tutte noi conosciamo, quali tinte colorate o hennè scuri per coprire quegli odiosi capelli bianchi, si può intervenire per contrastare l’incanutimento dei capelli anche sotto altri aspetti. Per esempio evitando fattori che possono stressare la vita e i capelli. Come? Regolando il cortisolo in eccesso nel nostro organismo. Infatti, pur non rappresentando un problema di salute vero e proprio, la comparsa dei capelli bianchi può essere considerato un campanello di allarme della presenza eccessiva di cortisolo, l’ormone dello stress. Quindi il segreto per fermare la comparsa dei capelli bianchi è, come prima cosa, abbassare la quantità di cortisolo prodotta ogni giorno. Come? Cercando di affrontare la vita con più serenità, evitando fattori stressanti e curando l’alimentazione.
Una dieta a base di amidi, promuove il cortisolo sia per i cali glicemici (dovuti all’attivazione dell’insulina) che per il fenomeno della disbiosi intestinale. Inoltre molte delle malattie causate dalla dieta a base di zuccheri sono fautrici della super produzione di cortisolo e di radicali liberi, altro elemento che favorisce la comparsa dei capelli bianchi.
La vitamina D, viceversa, è un alleato importante per combattere i capelli bianchi poiché promuove la produzione dei peptidi che compongono il Ponc (Pro-Oppiomelanocortina). Questa maggiore disponibilità, può essere utilizzata dai melanociti perché le ghiandole surrenali non sono state stimolate a produrre cortisolo (in assenza di stress). Tale effetto è molto più evidente quando prendiamo la tintarella: anche in questo caso i melanociti producono melanina, finalizzata però alla colorazione della pelle.
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Anche la vitamina B12 è importante per abbassare i valori di cortisolo e combattere così la comparsa dei capelli bianchi. Gli alimenti che ne contengono di più sono l’uovo, il salmone, le sardine e il tonno.
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Quando si parla di colorazione naturale non si può non citare l’henné. L’hennè è un prodotto estratto da una pianta di origine nordafricana in grado di colorare i capelli in maniera dolce e naturale. Quando si utilizza questo prodotto infatti, a differenza delle tinte chimiche, la consistenza e la qualità dei capelli migliora, risultano più nutriti ed idratati. Potete acquistare l’hennè già pre miscelato o in polvere (che generalmente va mescolata con dell’acqua bollente). Applicarlo è molto semplice, basta lasciarlo agire per circa 15 minuti sui capelli e poi risciacquare. Anche se la confezione promette una colorazione vicina al biondo o al nero, ricordate sempre che utilizzando l’hennè si ottengono (sempre) tonalità con venature ramate, castane tendenti al rosso. È possibile acquistare questo rimedio per capelli bianchi in erboristeria, nei negozi specializzati ma anche in supermercati e centri commerciali più forniti. Uno dei vantaggi principali di questo tipo di colorazione è che non sfibra i capelli, dunque anche colorazioni frequenti non vanno ad intaccarne bellezza e salute!
Se per risolvere il problema dei capelli bianchi non volete utilizzare tinte per capelli confezionate ricche di siliconi e parabeni, la salvia è la soluzione che fa per voi. Pare infatti che un infuso fatto con le foglie di salvia riesca a scurire i capelli e a contrastare la comparsa dei capelli bianchi. La ricetta per l’infuso è semplice da usare: basta seguire il procedimento
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Sui capelli bianchi si raccontano tante storie. Leggende, miti e consigli, più o meno, veri. Ma come fare per scoprire la verità associate ai capelli bianchi? Quali tra queste vengono verità assodate e quali, invece pure dicerie? Facciamo un po’ di chiarezza e, aldilà della “saggezza” imposta al capello bianco sveliamone i lati più misteriosi.
Quante volte ci hanno detto alla comparsa di un capello bianco: “Non staccarlo perché poi, ne escono altri tre”. Sarà vero? Assolutamente no! Infatti non c’è alcun fondamento scientifico che confermi questa teoria o diceria. Non c’è modo di sapere cosa succederebbe se non si togliesse quel primo capello bianco che appare, cosa che fa istintivamente la maggior parte delle persone.
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I capelli bianchi crescono più in fretta? Per questo quesito non vi è ancora scientificamente una risposta certa. O forse, la verità, in questo caso, sta a metà strada. Alcuni studi indicano che i capelli bianchi crescono più velocemente rispetto a quelli ancora colorati. Tuttavia, altri studi informano che la crescita è la stessa, o addirittura minore, rispetto ad altre fasi della vita.
I capelli bianchi, non sono realmente bianchi. Il mix di colore più scuro dei capelli “giovani” e quello più chiaro dei capelli “vecchi” crea un effetto visivo che li fa apparire bianchi. In realtà, il colore è giallo e non bianco o grigio. Questo si deve al fatto che resta nel capello solo la tonalità priva di melanina corrispondente. Secondo il tipo di struttura dei capelli, il colore può essere più sul giallo o più sul biancastro.
Affermavano con certezza le nostre nonne che: il 50 per cento della popolazione, a 50 anni, ha il 50 per cento di avere i capelli bianchi. In realtà questa è una mezza verità più che un falso mito: è purtroppo vera questa affermazione, ma la percentuale si aggira solo intorno al 20 per cento.
Un altro falso mito risiede nella tinta dei capelli. Si dice, erroneamente, che le tinte accrescano la nascita dei capelli bianchi. Diceria sbagliata e anzi, è vero il contrario. Le tinte di ultima generazione, anche quelle casalinghe, ora, sono create con nutrimenti essenziali per dare maggiore idratazione al capello.
Sempre più spesso, per ovviare al capello bianco, molte donne lasciano crescere i propri capelli bianchi senza provvedere a coprirli con tinte o altri rimedi. La scelta? A volte è la moda ma, altre volte è la trasgressione. Sì, la libertà di essere ciò che si vuol essere, senza trucchi e finzione. Semplicemente si sceglie di apparire senza preoccuparsi del “giudizio” degli altri. D’altronde per l’uomo brizzolato è così da molto tempo, è seducente, sexy e ha quella marcia in più che, come Sansone, gli da la forza. La donna con i capelli brizzolati o bianchi? Perché no, anche se per lei, la forza risiede in qualcosa di molto più concreto e profondo, l’essere donna. E questo già basta!