Carambola: proprietà, benefici, controindicazioni e come usarla in cucina

La carambola è un frutto poco conosciuto ma sicuramente ricco di aspetti da conoscere ed esplorare. Scopriamo insieme le sue proprietà benefiche e tutto ciò che la riguarda.

carambola
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La carabola è un frutto strano. Bello da vedere e buono da mangiare, ottimo per decorare. Conosciuto con diversi nomi, questo frutto ha la particolarità di avere una forma a stella, che gli conferisce un valore estetico importante.

Conosciuta anche come “star fruit”, soprattutto in america e nel nord europa, la carambola ha comunque diverse proprietà nutritive, che la pongono come uno dei frutti più belli e nutrienti. Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sul frutto stellato.

Tutto sulla Carambola: proprietà e controindicazioni

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La Carambola è il frutto dell’Averrhoa carambola della famiglia delle Oxalidacee.
Pare che il nome gli sia stato dato nel 1958 da Marathi Karambal e derivi da una parola “sanscrita”.
Viene chiamata “carambola” in particolare in Italia, Portogallo, Francia e Spagna.
Vengono però utilizzati anche altri differenti nomi tipo:

  • Star Fruit
  • Chinese
  • Gooseberry
  • Sternfrucht

Originaria dell’India e del sud-est asiatico, la carambola però essere coltivata anche in altura, sino almeno a 1200 mt sopra il livello del mare. La pianta produce frutti tutto l’anno e dura sino a 5 anni. Dal 2010 viene coltivata anche altrove soprattutto in Africa. Questa pianta è molto sensibile ai parassiti, soprattutto al moscerino della frutta.
La carambola si presenta quindi come un frutto verde o giallo, dalla polpa croccante dal gusto che ricorda la prugna e dalla tipica sezione a forma di stella.
Oltre alla sua bellezza, che ne fa un frutto ambito dal punto di vista estetico/gastronomico, la carambola si distingue anche per le sue proprietà nutrizionali.

La medicina tradizionale asiatica utilizza da tempo questo frutto per curare varie problematiche tra le quali:

    • L’ipertensione
    • Il diabete
    • Le nausee
    • La tosse
    • Il mal di testa

La carambola contiene molti principi attivi quali flavonoidi, fenoli e acido gallico, ma anche vitamina C e potassio.

Ecco qualche proprietà di questo incredibile frutto:

  • È un ottimo antiossidante
  • Funge da antibatterico
  • È un antimicrobico
  • Svolge un’azione antipiretica
  • È un espettorante
  • Aiuta a depurare l’organismo

La carambola, quindi, grazie al suo apporto di fibre, vitamine, flavonoidi e sali minerali, è un grande aiuto per il fisico. Combatte i radicali liberi, aiutando a restare in più giovani ed in salute, agisce come antiossidante, aiuta le ossa, il fegato e la pelle. Protegge da infezioni e previene le febbri. Aiuta a proteggere il sistema cardio vascolare e controlla la pressione arteriosa. Aiuta l’intestino nella sua regolare funzionalità.
Possiamo proprio dire, quindi, che la carambola non è solo un bel frutto ma è anche molto buono e fa assolutamente bene.

Calorie e valori nutrizionali

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Questi i valori medi per una quantità di 100 g. di Carambola:

  • Calorie: 30
  • Proteine: 0,8 g
  • Carboidrati: 6 g
  • Zuccheri: 4 g
  • Grassi: 0,3 g
  • Vitamina C: 35 mg
  • Calcio: 3 mg
  • Potassio: 133 mg
  • Ferro: 0,1 mg
  • Fibra: 3 g
  • Sodio: 2

Ovviamente questi valori non vanno intesi come assoluti. In base alla varietà scelta, infatti, alcuni valori potrebbero essere un po’ diversi. Questa è comunque una media piuttosto attendibile che da l’idea delle tante proprietà di questo frutto.

Controindicazioni
Pare che l’assunzione di carambola, per via di alcuni principi attivi, interferisca con l’utilizzo di alcuni farmaci aumentandone la funzionalità, per tanto se si è in cura con trattamenti farmacologici è sconsigliato l’uso.
La carambola contiene acido ossalico, per cui chi ha problemi di reni farebbe bene a non assumerne. In ogni caso consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico curante per ogni eventuale problema o dubbio in merito.

Come assumere la Carambola

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Come tutti i frutti tropicali, anche la carambola la si può utilizzare in molti modi.
Fresca, mangiata così oppure inserita in piatti di frutta o macedonie. Frullata, aggiunta ad altra frutta per confezionare confetture, composte o gelatine. Ottima se aggiunta a dolci da forno o al cucchiaio. Ma anche utilizzata sfruttando il suo contrasto dolce aspro per fare salse per accompagnare carni o pesci.

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