Carlton e Shantel Oglesby i fratelli di Vite al Limite. Ve li ricordate? Insieme pesavano più di 600 chili. Ecco come sono diventati oggi.
Carlton e Shantel Oglesby sono i fratelli più famosi di Vite al Limite, rispettivamente di 24 e 31 anni, erano due fratelli obesi, che hanno iniziato un percorso di dimagrimento con l’ausilio della clinica di Vite al limite e del dottor Nowzaradan. I due pesavano insieme più di 600 chili e la dipendenza da cibo aveva completamento preso il sopravvento sulle loro vite.
I due fratelli vivono a Columbus, Ohio, e all’inizio del loro percorso pesano 356 e 289 kg. Durante i sei mesi della cura con il dottor Nowsaradan hanno ottenuto notevoli risultati, perdendo rispettivamente 110 e 97 kg per arrivare a 246 e 192 chilogrammi.
Carlton e Shantel avevano una vera e propria dipendenza da cibo fin da piccoli a causa del rapporto molesto dei loro genitori (il padre maltrattava la madre e le usava violenza) e la mamma per compensare tentava di renderli felici col cibo. Oggi i due giovani sono rinati, ecco come sono diventati i fratelli Oglesbly.
Rinominati i “fratelli al limite”, Carlton e Shantel sono arrivati nelle mani del dottor Nowzaradan come casi critici. I due infatti rischiavano enormemente la loro vita.
Nei 12 mesi all’interno della famosa clinica, Carlton ha perso 110 chili, mentre Shantel 97. Anche fuori dal programma televisivo, però, i due fratelli hanno continuato a seguire la dieta del dottor Nowzaradan e gli esercizi fisici raccomandati.
A causa del loro aggravato stato di obesità, ovviamente. Carlton dorme al piano di sotto, e a causa dei suoi 353 chili non riesce a scendere dal letto da anni. La sorella più grande Shantel, invece, dorme al piano di sopra, ossia al primo piano di casa dove vive con il marito e i suoi tre piccoli figli, ma a causa dei suoi quasi 300 chili non riesce di fatto a muoversi liberamente né ad uscire dalla stanza nella quale è prigioniera da tempo.
I fratelli Carlton e Shantel sono quindi prigionieri delle loro stesse vite. Una rampa di scale li divide da sempre, e a causa delle loro condizioni sicuramente precarie gli impedisce di riabbracciarsi (quasi) da una vita intera.