Vogliamo darvi qualche piccolo consiglio, così che vi troviate meno ‘sole’ in questa dura decisione.
La prima cosa da fare è evitare di fare quelle spesone enormi del fine settimana, o meglio, bene la spesa cumulativa se si tratta di alimenti a lunga scadenza, di detersivi o di utensili giornalieri come stoviglie in plastica o carta scottex, ma assolutamente no per i cibi a consumo ‘immediato’ come frutta, verdura, formaggi freschi o affettati. L’ingordigia della spesa del sabato potrebbe giocarvi un brutto scherzo: fare grandi scorte di questi cibi vi porterebbe infatti ad accumulare in frigorifero alimenti che dovreste consumare di lì a due, massimo tre giorni, ma non sempre si riesce in quella tempistica, e la vostra dispensa si trasformerebbe ben presto in una discarica maleodorante e piena di ‘ammaccature’! Chi di voi non ha un piccolo Supermarket sotto casa, magari un po’ più costoso di quello scelto per la ‘spesona’ del week-end, ma sicuramente vi potrebbe aiutare a comprare giornalmente quello che necessitate, senza così dover vedere il sacco dell’immondizia inesorabilmente pieno di rifiuti organici irrecuperabili! Vedrete che le vostre tasche saranno più piene, ed il vostro sacco della spazzatura meno fornito!
Un altro piccolo accorgimento è quello dell’acquisto, ove possibile, di cibo alla ‘spina’ (leggi il nostro articolo esplicativo) , un vero e proprio tocca sana per la nostra ‘contabilità casalinga’ e soprattutto per il nostro ambiente. La spesa alla spina infatti è un tipo di acquisto già molto utilizzato in altri Paesi (noi siamo sempre arretrati in tutto!), anche se ultimamente anche in Italia alcuni supermercati si stanno adattando a questa nuova tendenza: basta detersivi in flaconi di plastica, ingombranti e nocivi per la terra; via i brik del latte o le confezioni della pasta, con questa tipologia di spesa ogni massaia potrà acquistare il quantitativo esatto che le occorre, senza sprechi eccessivi, trovando i cibi in silos ermetici. Non si dovrà poi far altro che riempire il contenitore appositamente portato da casa, ed il gioco è fatto! Via i costi di packaging e via dalla pattumiera scatole e confezioni ingombranti che altrimenti andrebbero a danneggiare il nostro ambiente.
Un ultimo accorgimento che vi consigliamo è quello delle buste di plastica. Tolte dal commercio (dicono) le buste formate completamente da plastica (quindi non biodegradabile), adesso i supermercati sono obbligati a fornire ai propri clienti delle buste biodegradabili, che vendono però ad un costo davvero elevato, e la fattura non è sempre delle migliori, oltre a non essere completamente degradabili, ma sedicenti tali, sono anche molto leggere rispetto alle loro ave, e quindi per la stessa quantità di spesa occorre acquistarne molte di più per far si di riuscire ad arrivare quanto meno all’ascensore di casa (per le più fortunate!). Come ovviare a questa ‘rapina’ dichiarata? Con gli shopper riutilizzabili o con il famoso carrello della nonna, ormai trovabile in mille toni e colori, dai più glamour ai più vintage. Portate da casa i vostri shopper, il conto della spesa avrà qualche piccolo ritocco, e l’ambiente vi dirà grazie!