Il gup di Bergamo, Ciro Iacomino, dopo l’udienza preliminare del processo a carico di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato dell’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio ha disposto il rinvio a giudizio.
Il processo inizierà il prossimo 3 luglio alla Corte d’Assise di Bergamo. Amarezza espressa dalla difesa di Bossetti, in quanto sono stati scartati da parte del gup ulteriori accertamenti, ritenuti “essenziali” come la ripetizione dell’esame del Dna riscontrato sul corpo della ragazza e di un’altra traccia biologica individuata. Uno dei legali di Bossetti, Paolo Camporini, ha sottolineato che “è la prima volta che vedo non disporre un incidente probatorio perché richiederebbe troppo tempo in considerazione della scadenza dei termini di custodia cautelare, ed era invece un accertamento necessario anche per capire, appunto, se una persona in carcere deve rimanerci”.
Durante l’udienza preliminare, l’avvocato di Bossetti, Claudio Salvagni, aveva presentato tre eccezioni di nullità, una sul fatto che vi sono due luoghi diversi del delitto, Brembate Sopra e Chignolo d’Isola, l’altra sugli accertamenti biologici e infine aveva chiesto di tenere un incidente probatorio sul campione di Dna.