Repubblica riporta che l’attrice sarebbe stata coinvolta “nell’inchiesta sulle false attestazioni rilasciate dalla società Axsoa a una serie di aziende per consentire loro di concorrere ad appalti pubblici per i quali non avevano i requisiti”.
Ad essere sotto inchiesta è anche il marito della Bergè, Mario Calcagni (titolare dell’ Axsoa) che è accusato di essere a capo dell’associazione a delinquere. Raffaella è accusata di aver compiuto “operazioni atte ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa” di un assegno circolare di 200mila euro, somma di denaro poi investita per “esigenze personali”.
Oltre a loro sono coinvolte nell’indagine altre 21 persone con vari capi d’accusa: associazione a delinquere, corruzione, falso in atti pubblici, riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti. Attualmente l’attrice è agli arresti domiciliari.