Ceretta+Araba%3A+tutto+quello+che+avresti+voluto+sapere+%28e+che+nessuno+ti+ha+mai+detto%29
chedonnait
/ceretta-araba-domande/amp/

Ceretta Araba: tutto quello che avresti voluto sapere (e che nessuno ti ha mai detto)

La ceretta araba è una delle più antiche tecniche di bellezza tramandate da generazioni di donne in tutto il mondo, ma alcune domande sembrano rimanere senza risposta: è arrivato il momento di svelare ogni segreto!

(Instagram)

La ceretta araba si realizza in casa abbastanza facilmente (serve solo un po’ di pratica e un po’ di pazienza) ed è efficace come una ceretta industriale. 

Anche se in molti tutorial che si trovano in giro per la rete sembra che questa tecnica di depilazione sia assolutamente semplice da praticare, non è affatto così.

Come hanno sperimentato tantissime donne alle prime armi, realizzare una perfetta ceretta araba non è affatto facile: per quanto il procedimento si componga di pochi passaggi e nonostante il fatto che gli ingredienti siano soltanto tre, le incognite sono molte e sono tantissime anche le domande che ci si pone frequentemente intorno a questa tecnica e che, spesso, rimangono senza una vera risposta.

Eccole qui, tutte insieme, per la guida definitiva alla ceretta araba!

Ceretta Araba: domande e risposte per una depilazione a prova di errore

(Pexels)

Partiamo facendo un po’ di storia: la ceretta araba si chiama così perché è una tecnica di depilazione sviluppata secoli e secoli fa in Medio Oriente e più in generale nei paesi che sono entrati in contatto con la cultura araba.

Tra i molti nomi con cui è conosciuta c’è Sokkar, dalla parola araba per “zucchero” (da cui deriva anche il termine italiano) ma anche Oro di Cleopatra, poiché secondo la tradizione anche la più famosa regina egiziana ne faceva uso, e Halawa, che significa “dolce”. È conosciuta anche con il nome di cera persiana ma in inglese viene indicata con il nome di sugaring, traducibile con “inzuccherarsi”.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della ceretta araba?

Tra i vantaggi va sicuramente indicato il costo bassissimo di questa ceretta, che si prepara con ingredienti di facilissima reperibilità.

Per coloro che sono attente all’ambiente è una scelta perfetta, dal momento che si tratta di un prodotto assolutamente ecologico e biodegradabile, che non genera scorie di produzione non inquina quando viene smaltito.

Le persone con la pelle particolarmente sensibile soggetta ad allergie la ceretta araba risolve ogni tipo di problema di reazioni cutanee indesiderate, dal momento che non contiene alcun tipo di additivo chimico.

Tra gli svantaggi vanno sicuramente annoverati i lunghi tempi di preparazione e la necessità di fare un po’ di pratica e diversi tentativi prima di riuscire a individuare la ricetta ideale per il tipo di depilazione che vogliamo effettuare.

Per quali tipi di pelle è indicata la ceretta araba?

Questa tecnica di depilazione dà il meglio di sé sulle pelli delicate e secche, poiché non risulta aggressiva, ma è adatta a qualunque tipo di pelle, in qualsiasi zona del corpo.

La ceretta araba è davvero indolore?

Naturalmente no. La soglia del dolore è qualcosa di estremamente soggettivo. Si ha però l’impressione che la ceretta araba faccia meno male perché, dal momento che si applica con le dita, si ha un controllo totale della cera e una perfetta consapevolezza del momento i cui verrà effettuato lo strappo.

Questa cera risulta efficace anche a 36°-37°, quindi a temperatura corporea o appena superiore: il bruciore normalmente associato alla ceretta viene completamente eliminato.

Quando dura l’effetto della cera araba?

Esattamente quanto l’effetto di una ceretta tradizionale. La crescita più o meno rapida dei peli può essere influenzata da diversi fattori, tra cui il periodo dell’anno (in estate i peli crescono molto più velocemente!), la fase del ciclo ormonale di una donna o la semplice predisposizione.

Si può usare con le strisce?

Quando la cera araba ha una consistenza piuttosto solida e gommosa può essere applicata esercitando una decisa pressione delle dita sulla pelle da depilare ma, se ha una consistenza più fluida, può essere stesa con un cucchiaio o una stecca di legno e poi strappata con le normali strisce da cera.

È possibile utilizzare anche piccoli stracci di cotone ricavati da vecchie lenzuola o vecchie magliette, mentre si sconsiglia l’utilizzo di strisce di carta da forno, che si strappa troppo facilmente e non sostiene la forza dello strappo.

Optando per le strisce di tessuto sarà possibile anche immergere le strisce in acqua bollente per far sciogliere completamente la cera residua, lavarle e riutilizzarle.

Come funziona la tecnica di applicazione della pallina?

Questa tecnica di applicazione è tipica di questo tipo di cera, poiché non può essere realizzata con cere depilatorie di altro tipo.

Consiste nel formare una pallina di cera delle dimensioni desiderate e semplicemente farla rotolare sulla pelle esercitando una certa pressione. Quando sarà ricoperta di peli dovrà essere semplicemente impastata di nuovo per far emergere in superficie cera ancora vergine.

Si tratta di una tecnica efficace esclusivamente su peli molto sottili e deboli: quelli con una radice piuttosto forte non vengono eliminati appropriatamente con questo metodo di applicazione.

Può essere utilizzata da chi ha i capillari fragili?

Sempre a causa della bassa temperatura a cui è efficace, questa tecnica di depilazione viene spesso preferita dalle donne con fragilità capillare o con problemi circolatori (vene varicosi e altri).

Va bene per chi soffre di follicolite?

Differentemente dalla cera tradizionale, la cera araba è efficace sia strappando nel senso del pelo sia strappando contropelo. La depilazione con lo strappo nel senso del pelo dev’essere realizzata applicando la cera contropelo, in maniera da far aderire perfettamente i peli da eliminare.

Strappando nel senso della crescita del pelo si eviteranno “traumi” eccessivi al follicolo pilifero da cui il pelo è stato strappato, minimizzando i rischi di infezioni e follicoliti.

Si può realizzare la ceretta araba senza limone?

Se per qualche motivo si preferisce non utilizzare il limone, è possibile preparare un composto non troppo denso da utilizzare come ceretta araba a patto di usare le strisce di carta cotone o di tessuto. La ricetta prevede un bicchiere di zucchero e un bicchiere d’acqua. Si pone lo zucchero in una padella e si aggiunge poca acqua, si accende il fuoco e si comincia ad aggiungere acqua mano a mano che il miscuglio comincia ad addensarsi, fino a terminare tutta l’acqua. Si applica in uno strato sottile sulla pelle e si strappa con una striscia.

Perché in molte ricette si aggiunge il miele?

Il segreto di aggiungere miele alla ricetta a base di tre soli ingredienti permette di minimizzare i rischi di infezioni e di favorire la cicatrizzazione di eventuali piccole ferite grazie alle sue numerose proprietà.

Le dosi in genere prevedono un cucchiaio di miele ogni 250 gr di zucchero utilizzato.

Cosa fare se la ceretta araba è troppo dura?

Se il risultato della preparazione è troppo duro vuol dire probabilmente che è stato aggiunto troppo poco limone o che il composto non è stato “stirato” a sufficienza nella seconda fase della preparazione.

Se al contrario la cera risulta troppo morbida, nel tentativo successivo si potrebbe pensare di aumentare la dose di zucchero.

Qual è il recipiente migliore per preparare la cera araba?

Anche se è possibile prepararla letteralmente in qualsiasi tipo di pentola, risulta molto più comodo utilizzare un pentolino antiaderente delle dimensioni appropriate, che eviterà alla cera di aderire al fondo durante la cottura. Per pulire rapidamente la pentola che si è utilizzata basta versare la cera nei pirottini mentre è ancora calda e riempire immediatamente il pentolino di acqua calda, impedendo allo zucchero di formare una crosta che potrebbe essere difficile da eliminare.

È sconsigliabile utilizzare padelle, poiché velocizzano moltissimo l’evaporazione dell’acqua: il rischio di bruciare tutto per pochi istanti di disattenzione sarà molto più alto.

Qual è il modo più intelligente per conservare la cera araba?

Dal momento che la preparazione del composto non è esattamente semplice, si potrebbe pensare di preparare più dosi di cera da far raffreddare in piccole quantità per avere già pronto in caso di necessità un piccolo “shot” di cera da utilizzare rapidamente.

Per conservare la cera araba l’ideale è usare dei pirottini di silicone per budini, che resistono alle alte temperature della cera calda senza danneggiarsi e deformarsi, quindi possono essere “rivoltati” per prelevare facilmente la cera prima di utilizzarla.

Coprendola con uno strato di pellicola trasparente, o mettendo i pirottini in un contenitore di plastica con coperchio, è possibile conservare la cera araba per diversi mesi dalla sua preparazione.

Infine leggi la ricetta sfogliando le pagine del post: è da sperimentare subito per diventare delle vere e proprie esperte di sugaring!

Published by