Chi vuol essere Milionario compie 10 anni!

Auguri a chi vuol essere Milionario


Lunedì 24 maggio “Chi vuol essere milionario” ha festeggiato un compleanno importante: 10 anni di messa in onda su Canale 5. Nato nel maggio del 2000 con il titolo “Chi vuol essere miliardario” il quiz cult di Canale 5 ha visto il suo nome indissolubilmente legato a quello di Gerry Scotti che lo conduce dalla sua prima edizione.

Per ricordare l’esordio su Canale 5 di Chi vuol essere milionario, nella puntata andata in onda lunedì 24 maggio Gerry Scotti ha accolto in studio Giuseppe Scala, il primo concorrente della prima puntata. Un po’ per l’emozione, un po’ perché nuovo al meccanismo di gioco, il signor Scala da Roma non arrivò neppure al primo traguardo del valore di 1 milione di vecchie lire. Nel corso della puntata è stato riproposto un breve filmato della sua partecipazione.

Stessa scenografia, stesse luci, medesima inconfondibile sigla. Anno dopo anno, la formula vincente di Chi vuol essere milionario, a parte l’introduzione dell’euro e il ritocco dei valori di vincita, non ha subito rilevanti modifiche. L’unica variazione di rilievo, introdotta nel 2009, riguarda l’eliminazione del gioco “il dito più veloce”: ora, senza prove preliminari, il concorrente si siede direttamente di fronte a Gerry Scotti e inizia la sua scalata alle 15 domande, che termina con il traguardo della domanda da un milione di euro.
Nel corso di questi 10 anni solo due concorrenti tra le migliaia che hanno partecipato al programma, hanno provato il brivido di raggiungere la vetta più alta. Nel 2001 la prima è stata Francesca Cinelli, all’epoca assistente del direttore in un concessionario di camion della provincia di Pistoia. Francesca si ricorderà per tutta la vita il nome di Albert King, il musicista a cui era legata l’ultima risposta, e che le ha permesso di diventare miliardaria in una sera.

Il secondo, e ultimo della lista, è stato nel 2004 lo studente d’ingegneria Davide Pavesi che, fortuna volle, fosse appassionato del Kant cosmologo, per cui non ebbe grandi difficoltà a rispondere ad una domanda sullo scienziato legato al filosofo nella formulazione della teoria sul sistema solare: per la cronaca Laplace. A caldo Davide Pavesi, con un assegno da 1 milione di euro in mano dichiarò al Corriere della sera “Ho giocato per il gusto di giocare, mi bastava non fare brutta figura”.

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