Chirurgia estetica: aumenta il ricorso ai ritocchi intimi

Ritocchi intimi. La nuova tendenza per cui si ricorre alla chirurgia estetica mira le parti intime. Il ricorso al sex design, così chiamato oltremanica ha registrato una crescita dell’80%.

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E’ quanto emerge da un articolo pubblicato dal Daily Mail che cita alcuni dati in Gran Bretagna dove tra il 2001 e il 2010 gli interventi eseguiti nelle strutture del servizio pubblico inglese sono quintuplicati.

“Con il ritocco ai genitali femminili la vanità, la pressione maschile o l’effetto della pornografia non c’entrano”, ha tenuto a sottolineate Miles Berry, consulente in chirurgia plastica e chirurgo estetico al Weymouth Street Hospital di Londra, che ha eseguito nel 2014 ben 49 interventi nelle parti intime a fronte di 27 interventi nel 2014, con un implemento dell’80%.

Tra i fattori che spingono ad un intervento chirurgico intimo si tratta spesso di motivi funzionali oppure sospinti da una percezione che genera dolore e pesante stress psicologico. Tra le richieste: vi sono gli interventi riguardo alle labbra sulle quali è possibile intervenire tramite una labioplastica con bisturi o laser. Da considerare il fatto che spesso vengono effettuati dopo i parti oppure in alcuni casi, si tratta di casi in cui le bambine nascono con un eccesso cutaneo che le spinge a vergognarsi tanto da non voler più andare in palestra o mettersi in costume.

“Una delle mie pazienti faceva parte di una squadra ciclistica, ma per questo suo problema soffriva di gonfiori e irritazioni continui e ha dovuto abbandonare il team”, ha testimoniato l’esperta.

In Italia, si è registrato un aumento del 10% degli interventi nelle parti intime. Nella maggior parte dei casi, si tratta di mamme o di donne di oltre 50 anni che desiderano recuperare un po’ di sana giovinezza.
Tuttavia, vi sarebbero anche molte 20enni determinate che desiderano un ritocco per correggere un difetto estetico.

Alessandro Littara, co-fondatore e responsabile del Centro di medicina sessuale di Milano ha spiegato che “l’incremento di questi interventi è intorno al 10% all’anno”. Solo nella sua clinica, vengono eseguiti “circa 120 interventi chirurgici veri e propri, più altrettante prestazioni ambulatoriali che non richiedono sala operatoria: dall’acido ialuronico per l’amplificazione del punto G ad altre procedure”:
Gli interventi più rari sono quelli delle ricostruzioni dell’imene, per lo più chiesti da giovani donne musulmane. “Ne avrò fatti in tutto 5 o 6, se non meno”, ha detto Littara.

Per quanto riguarda la riduzione delle piccole labbra, la liposuzione del monte di Venere o l’aumento delle grandi labbra per migliorarne l’estetica, vi sono richieste soprattutto tra i 20 e i 35 anni, mentre le donne over 50 richiedono soprattutto un “ringiovanimento intimo”.
Vi è una sostanziale differenza tra regioni. Secondo l’esperto, il maggior numero di richieste è concentro nel Centro Nord, mentre al Sud vi è più richiesta della penoplastica.

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