Il re del blues, Riley B. King conosciuto meglio come BB King ci ha lasciati. Dopo essere stato ricoverato lo scorso aprile per una disidratazione causata dal diabete di tipo 2, di cui soffriva da oltre 20 anni, l’icona del blues, che avrebbe superato il traguardo dei 90 anni il prossimo settembre, non si è più ripreso.
Il suo avvocato Brent Bryson ha reso noto che B.B King è morto ieri sera nel sonno all’età di 89 anni nella sua casa di Las Vegas.
Una leggenda del blues che ha influenzato generazioni di musicisti e venduto milioni di dischi in tutto il mondo. Nel mese di ottobre scorso, BB King aveva cancellato un tour dopo un malore durante uno spettacolo.
Nato ad Itta Bena nello Stato del Mississippi, il 16 settembre del 1925, B.B. King ha avuto una carriera che lo ha portato sul podio internazionale, sempre accompagnato dalla sua”Lucille”, la sua chitarra Gibson ES-355 custom.
Partendo dai campi di cotone B.B King ha vinto 14 Grammy nell’arco della sua carriera ed è considerato il sesto chitarrista più bravo di tutti i tempi secondo la rivista “Rolling Stone”.
King si approcciò alla musica cantando gospel in chiesa e nel 1943 iniziò a suonare la chitarra, trasferendosi prima ad Indianola (Missisipi) e dopo a Memphis (Tennessee) dove affinò la sua tecnica con il cugino, chitarrista country blues. Inizialmente si faceva chiamare con il soprannome The Pepticon Boy, poi The Blues Boy from Beale Street e infine Blues Boy da dove proviene la sigla “B.B”.
Arriva al successo negli Cinquanta con numerosi brani come You Know I Love You”, “Woke Up This Morning”, “Please Love Me”, “When My Heart Beats Like a Hammer”, “Whole Lottà Love” e “Please Accept My Love”. Nel 1964 diventa una leggenda con l’album “Live at the Regal” registrato al Regal Theater di Chicago.