“44 gatti in fila due …” è senz’altro uno dei ritornelli più famosi che unisce generazioni di bambini e adulti italiani. Una filastrocca che è diventata ormai parte dell’immaginario collettivo del nostro Paese, che vinse lo Zecchino d’Oro nel 1968, un’epoca d’importanti cambiamenti nella società.
Ad interpretarla vi era sul palco la piccola Barbara Ferigo, 4 anni, che intonò la canzone con piglio all’Antoniano di Bologna. Da allora e da oltre mezzo secolo, “44 gatti” accompagna la nostra infanzia e la canzone per bambini è diventata così famosa che la cantò la stessa Mina, mentre nel 1994, fu il tenore Luciano Pavarotti ad interpretarla. La filastrocca divenne anche il tema di uno spettacolo teatrale intitolato “44 Gatti: quarant’anni dopo”, andato in scena al Teatro Storchi di Modena nel 2008, per celebrare i 40 anni del brano!
Ma come ogni bella cosa, tutto ha un fine. E così ci lascia a 91 anni Giuseppe Casarini, detto Pippo, pianista jazz e compositore modenese. Casarini che ha scritto centinaia di brani, rivelò che “44 gatti” gli era stata ispirata dai gatti e dalle gattare di piazza Esedra nell’anno in cui compiva 44 anni, periodo in cui insegnava musica alle scuole di Nonantola.
Il funerale sarà celebrato domattina nella cappella della Camera Ardente del Policlinico di Modena e la salma verrà tumulata nel cimitero di Carpi.
“Modena ha perso Giuseppe Casarini, compositore, autore, tra le tante canzoni da lui create, anche della popolarissima 44 gatti. Venne cantata da tanti big della musica, oltre che da tantissime e tantissimi bambini di tante generazioni. Lo ricordo con la versione di un altro grande modenese, Luciano Pavarotti. Sono due minuti di grande dolcezza”.“