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CINEMA: Intervista a Katy Saunders, interprete del film “Sapore di te”

Come è stata coinvolta in questo progetto?
Mi trovavo a Los Angeles quando mi ha chiamato la mia agenzia per annunciarmi che mi stavano cercando per un provino. Ho detto subito che per lasciare l’America e tornare indietro avrebbe dovuto trattarsi di un provino serio, e che l’avrei sostenuto volentieri solo se gli autori fossero stati davvero convinti che io potessi essere adeguata per il ruolo: Carlo ed Enrico Vanzina lo erano, e quando sono arrivata a Roma e li ho incontrati per leggere insieme a loro la sceneggiatura sono stati molto affettuosi. Mi sono ritrovata in una situazione piacevole ed easy.

Chi è il personaggio che interpreta?
Sabrina è la figlia diciassettenne di due genitori che l’adorano e vivono per lei (Maurizio Mattioli e Nancy Brilli). È sul punto di sostenere gli esami di maturità e si ritrova a Forte dei Marmi perché suo padre, tifosissimo della Roma, ha deciso di seguire la squadra in ritiro precampionato in una località vicina chiamata “Il Ciocco”. Le prospettive di una vacanza che si annunciava noiosa cambieranno presto e grazie ad una casuale pallonata in spiaggia arriveranno nuovi amici, nuovi colpi di fulmine e nuovi amori.

Ci sono degli aspetti di Sabrina che le appartengono o in cui lei si può ritrovare?
I suoi genitori hanno fatto di tutto per farla studiare al meglio e per farla risultare ineccepibile: Sabrina è una sognatrice pronta a innamorarsi, ma è anche un’acuta osservatrice e in questo mi somiglia molto.

Come si è trovata con Carlo Vanzina?
All’inizio vedi soltanto il suo lato super professionale, ma strada facendo Carlo rivela una sorprendente umanità e una speciale attenzione ai dettagli: il giorno del mio compleanno, ad esempio, mi ha fatto trovare sul set i miei fiori preferiti, le peonie, e questa sua generosità mi ha commosso molto. E poi è una persona umile e sensibile col cast e la troupe, e riesce a rendere l’atmosfera del set sempre molto piacevole. Ho legato tantissimo anche sia con Eugenio Franceschini che con Matteo Leoni: essendosi formati al Centro Sperimentale sono entrambi molto preparati professionalmente, ma anche molto divertenti sul set e fuori. Sul set abbiamo riso spesso e volentieri, soprattutto per la simpatia di Maurizio Mattioli e Nancy Brilli: grazie alle loro improvvisazioni fuori copione – che Carlo Vanzina approvava sempre volentieri, abbiamo potuto contare su tanti momenti buffi e su un clima di costante serenità che portava a smitizzare tutto e tutti.

In genere le va bene interpretare qualsiasi genere di film o ha qualche preferenza per la commedia?
Era la prima volta che giravo una commedia e lo rifarei subito: sono sempre aperta a nuove esperienze, ed è bello poter improvvisare, vedere dove sta andando una certa scena e inserirti al momento giusto. Sono appassionata spettatrice di ogni tipo di cinema, anche se ho una grande passione per le storie vere in costume.

Secondo lei in “Sapore di te” vengono rappresentati momenti di vita che sono tipici degli anni ’80 o si tratta di situazioni eterne?
Nelle località di vacanza in genere si è liberi, spensierati, desiderosi di nuove avventure ed emozioni, e credo che certi tipi di storie in cui ci si identifica facilmente e volentieri siano piuttosto universali. Penso che i primi passi della vita affettiva rappresentino dei temi eterni, così come le emozioni pure e vere che fanno battere il cuore e i colpi di fulmine. La Sabrina che interpreto ha 17 anni, è alle prime armi e questa condizione rappresenta una costante generazionale che non cambia nel corso del tempo: se un sentimento è puro e vero, le sensazioni sono identiche in ogni epoca.

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