Con l’eccedenze alimentari che spesso ingombrano le dispense casalinghe si può fare qualcosa per evitare inutili sprechi alimentari: congelarli! Spesso ci troviamo, dopo una cena o un pranzo con gli amici o con la famiglia, contanti avanzi e non ci va proprio di buttarli ma l’idea di mangiarli l’indomani non ci alletta, allora cosa fare? Congelarli è la migliore scelta ma molto spesso non si conoscono le linee guida da seguire per congelare un alimento avanzato o un prodotto comprato il giorno prima. Ci chiediamo “ma possiamo congelarlo?”, certo che si può, bisogna solo sapere come farlo e quando farlo.
Non bisogna sottovalutare la gestione casalinga degli alimenti (igiene dell’ambiente domestico, preparazione e conservazione dei cibi) perché, dal momento dell’acquisto, la sicurezza alimentare dipende da noi, cioè dalla corretta gestione in ambito domestico degli alimenti. Il giusto modo di conservazione e di stoccaggio degli alimenti ti permette di poterli utilizzare anche dopo un certo periodo di tempo rispetto all’acquisto. La corretta conservazione è importante, non solo per la nostra salute, ma anche per garantire le proprietà organolettiche dell’alimento stesso, ossia l’insieme delle sue caratteristiche fisiche e chimiche (sapore, odore, aspetto, consistenza) e le caratteristiche nutrizionali; possono subire alterazioni quali/quantitative le proteine, gli zuccheri, i grassi, ma anche le vitamine, i sali minerali, l’acqua contenuti nei cibi. Ma come congelare gli alimenti? Si possono congelare tutti gli alimenti? Insomma facciamo chiarezza e scopriamo la guida completa sul corretto modo di congelare il cibo, sia esso cotto che crudo.
La prima cosa da prendere in considerazione, prima di congelare qualsiasi alimento commestibile è come disporre il proprio congelatore. Ecco che quindi si dovrà sapere che la temperatura del congelatore deve essere mantenuta a circa -18°C. I cibi congelati e surgelati si conservano più a lungo rispetto a quelli conservati in frigorifero. Ricorda di trasportare gli alimenti dal punto vendita a casa in apposite borse termiche e, una volta a casa, riponili immediatamente nel congelatore, fino al momento del loro utilizzo.
Per congelare i cibi a livello domestico disponili, in piccoli pezzi, farlo solo in contenitori puliti con l’etichetta che riporta il nome del cibo contenuto e la data di congelamento. Ma prima di congelare un alimento da te preparato fai raffreddarlo e poi congelalo.
Mentre, per scongelare un alimento, non metterlo fuori, a temperatura ambiente, ma riponilo in frigorifero fino a quando non si è scongelato anche in profondità. Attenzione! Gli alimenti scongelati non possono essere ricongelati, ma devono essere consumati al più presto. Devi sapere che:
Congelare gli alimenti in freezer è un’abitudine consolidata per molti, ma siamo sicuri di saperlo fare nel modo corretto? Ci sono differenti metodi che consentono di conservare frutta, verdura, carne, pesce, uova e latticini in maniera ottimale, così da poter preservare al meglio le loro caratteristiche fisiche e organolettiche. Quando questa tipologia di conservazione è consigliabile e quando non lo è? Come congelare gli alimenti e quali sono le differenze tra i prodotti congelati e surgelati? Ecco partiamo proprio da quest’ultima domanda e cerchiamo di fare la “differenza” tra un alimento congelato e uno surgelato perché, spesso, congelato e surgelato vengono scambiati erroneamente dalla gente comune come sinonimi che stanno ad indicare la stessa cosa ma non è affatto così! Scopriamo di più.
Come prima cosa è importante specificare che in casa non è possibile surgelare gli alimenti, a meno che non si possieda un abbattitore professionale. I freezer tradizionali, infatti, raggiungono la temperatura di congelamento (-18°) troppo lentamente e creano dei cristalli di acqua che danneggiano la struttura fisica dell’alimento: rompono le pareti delle cellule e creano delle lacerazioni che permettono la fuoriuscita di liquidi e la perdita delle proprietà organolettiche. Mentre, per ciò che riguarda l’industria alimentare e, dunque la grande distribuzione, il processo di congelamento ultrarapido (surgelazione) consente di raggiungere una temperatura uniforme di -18°C in poco tempo, generando così dei microcristalli che non ledono la struttura dell’alimento e preservano intatte le sue proprietà fino al momento del consumo. Per assurdo, è preferibile consumare delle verdure surgelate, piuttosto che un ortaggio fresco tenuto in frigorifero per diversi giorni.
In Italia vige un decreto legislativo che dal 1992 che disciplina la produzione, la distribuzione e la vendita degli alimenti surgelati destinati all’alimentazione umana. I gelati non sono considerati alimenti surgelati. La legge specifica cosa è da considerarsi alimento surgelato e come deve essere prodotto e conservato tale alimento prima di arrivare sui banchi frigo dei supermercati. Nello specifico la normativa mette in chiaro che:
Congelare il cibo è un modo molto conveniente di conservare eccedenze alimentari in modo da poterle utilizzare in un altro momento; è però importante conservare i vari tipi di cibi nel modo adeguato per mantenerne la freschezza e la qualità. Ci sono anche degli accorgimenti che puoi seguire per evitare le bruciature da congelamento e per mantenere la consistenza dei cibi.
Anche se il metodo di congelamento casalingo è diverso da quello Industriale, risulta utilissimo congelare gli alimenti e conservarne la qualità. Per esempio anche frutta e verdura di stagione può essere congelata se si ha la sensazione di averne in abbondanza o, semplicemente se si vuole avere una scorta per quei mesi dove il prodotto fresco di stagione non sarà più disponibile in natura. Per esempio, puoi conservare gli ortaggi tagliati a cubetti per cucinare un minestrone in poco tempo, tenere in vaschette le fragole acquistate in estate ed evitare così di comperarle fuori stagione, oppure preparare velocemente uno smoothie cremoso di banane congelate. Congelare è anche un ottimo modo per limitare lo spreco alimentare ed evitare di buttare le uova, il latte o il formaggio in scadenza. Non solo: anche la carne e il pesce possono essere conservati in freezer e questo può essere utile per chi ha poco tempo a disposizione e preferisce fare scorta degli alimenti da consumare nel tempo, magari approfittando di sconti e promozioni. La pratica di congelamento è utile in molti casi nella vita di una persona; uno fra tutti la nascita di un figlio. In questo caso, quando non si ha molto tempo a disposizione per cucinare sia per se che per il piccolo di casa, preparare in anticipo gli alimenti e congelarli già pronti risulta essere una vera e propria garanzia di qualità e di diminuzione del tempo. Congelare il Il brodo vegetale per il neonato è utile.
Così come congelare porzioni di pranzo da portare a lavoro o da consumare a casa a cena quando si fa tardi da lavoro. Per ovviare al problema del poco tempo a disposizione, potresti preparare grandi quantità di cibo nel tempo libero e suddividerlo in piccole porzioni da cucinare volta per volta. Calzante è l’esempio del minestrone, ma nulla vieta di congelare anche il ragù, la pasta fatta in casa, le piadine e i pancake per la colazione. Insomma la pratica di congelamento dei prodotti alimentari risulta essere decisamente positiva.
I tempi di conserva per le verdure congelate vanno da un periodo compreso tra 3 e 6 mesi. Le verdure mantengono il loro sapore e il loro aspetto se congelate e scongelate entro questo periodo. Come congelare le verdure? Esiste una pratica idonea per tutti?Innanzitutto, mettiamoci il cuore in pace: non è possibile congelare cipolle, pomodori, sedano, insalata e cetrioli, ed in genere tutta la verdura che ha un contenuto elevato di acqua, per via della formazione dei grossi cristalli di ghiaccio discussa in precedenza. Chi ci ha provato garantisce che l’aspetto molliccio ed afflosciato assunto da queste verdure una volta scongelate è un ottimo deterrente per non ritentare l’esperimento.
Per congelare la verdura, è fondamentale che gli ortaggi siano freschi, in buone condizioni e puliti accuratamente. Devi innanzitutto lavarli sotto l’acqua corrente e asciugarli con un canovaccio, poi tagliarli in piccole porzioni: a eccezione dei frutti di bosco, è sconsigliabile riporre in freezer la verdura intera, in quanto impiegherebbero troppo tempo per congelare. Nello specifico:
Sbollenta certe verdure prima di congelarle. Questo metodo eviterà che certi enzimi presenti nelle verdure possano causare una perdita di sapore e di colore.
Il procedimento per congelare la frutta è simile a quello appena visto per la verdura. Per fermare la maturazione della frutta ed evitare che annerisca con il tempo (classico esempio è l’ossidazione delle mele) è possibile trattarla con del succo di limone prima di riporla all’interno dei contenitori. La frutta è un alimento ricco di acqua e il rischio è quello che si formi sulla sua superficie uno strato di ghiaccio che ne rovini la consistenza. Un espediente semplice è quello di cospargerla con un sottile e uniforme strato di zucchero. Per velocizzare il processo puoi riporla all’interno di una teglia, per poi trasferirla una volta congelata in comodi sacchetti freezer o, ancor meglio, in contenitori in vetro temperato. Nello specifico ricorda che:
La carne è uno di quegli alimenti che più spesso si congelano. A chi non è capitato dopo una cena o un pranzo particolarmente abbondante di congelare la carne perché in esubero? Quasi tutti noi lo abbiamo fatto. Ma siamo davvero stati attenti nel farlo nel modo giusto? Scopriamolo insieme. Congelare la carne è una soluzione ottimale, a patto che essa sia ancora in buone condizioni: Carne (così come il pesce) sono alimenti facilmente deperibili, dunque è fondamentale trattarli con una maggiore attenzione. Il primo consiglio da tenere in considerazione prima di congelare della carne e per far sì che l’alimento congeli velocemente, è necessario suddividerlo in piccole porzioni: evita di congelare una bistecca o un petto di pollo troppo spessi: meglio fettine sottili o dei bocconcini piccoli. Poi:
Un discorso diverso riguarda le carni lavorate, come ad esempio quelle affumicate o gli affettati: non è consigliabile congelarle, poiché questo processo determina la perdita significativa dei profumi e della consistenza.
Saper congelare il pesce in modo corretto è molto importante, per evitare sorprese poco piacevoli, ma è bene conoscere alcuni trucchetti. Iniziamo col dire che il pesce fresco può essere congelato con tranquillità, alla temperatura di almeno -18°C così come gli altri alimenti, perché la catena del freddo mantiene le proprietà del pesce: è necessario, però, non ricongelare mai il pesce. Quindi, quando lo scongelate ma cambiate idea e non volete più mangiarlo, sappiate che non può essere ricongelato. Per ciò che riguarda, invece, la tempistica di conservazione del pesce, si deve sapere che vi sono delle differenze a seconda del pesce. Per esempio, sogliola e merluzzo – possono essere congelati a lungo, fino a 6 mesi di tempo. Se invece abbiamo acquistato pesci grassi, come il salmone o il tonno, è bene non tenerlo in freezer per più di 3 mesi, mentre le ostriche possono essere conservate nel freezer fino a 6 mesi. Mentre aragoste e scampi possono essere scottati in acqua bollente per alcuni minuti prima di essere messi nel congelatore. I molluschi come cozze, mitili, vongole devono essere puliti con attenzione dai residui di sabbia, fatti aprire mediante il calore, sgusciati e riposti in contenitori a tenuta ermetica insieme a un po’ di acqua di cottura ben filtrata.
Vediamo ora come procedere alla congelazione.
Quando si tratta di scongelare il pesce, assicurati che esso sia completamente scongelato prima di cucinarlo. Per evitare di dimenticarlo in freezer per mesi senza ricordare quando è stato congelato, apponete un‘etichetta su cui scrivete la data di congelamento.
Un consiglio riguarda le spezie e condimenti: queste andrebbero aggiunti solo una volta che il cibo è stato scongelato, non prima. Questo perché le spezie potrebbero cambiare sapore e colore durante il congelamento. Mentre, per quanto riguarda i surgelati acquistati in negozio, segui le istruzioni riportate sulla confezione sia per la conservazione che per lo scongelamento e leggi bene l’etichetta di ogni alimento prima di acquistarlo.
Molti si chiedono se sia possibile congelare le uova o il latte: la riposta è sì, a patto che, per esempio le uova, siano sgusciate e crude. Puoi congelare separatamente il tuorlo e l’albume, oppure sbatterli insieme con una forchetta e conservarli all’interno di comode vaschette così da avere pronto un composto per preparare la frittata. Un espediente comodo è quello di riporre le uova sbattute nelle vaschette dei ghiaccioli, ben coperte con la pellicola per alimenti.
Un consiglio che riguarda la conservazione dei tuorli, anche se miscelati agli albumi per evitare che cambino consistenza diventando granulosi o gelatinosi, è quello di aggiungere un pizzico di sale o zucchero. Questo passaggio viene fatto nel caso tu voglia utilizzarli per preparazioni di dolci.
Anche il latte può essere congelato, versandolo all’interno di un contenitore capiente. Latte, panna da cucina, panna montata e burro possono essere congelati senza problemi. L’unica accortezza pratica è quella di suddividerli in piccole dosi, non superiori ai 250 grammi. (Piccola curiosità: fra le mamme che allattano è abbastanza diffusa l’abitudine di congelare il latte materno, da riservare ai periodi meno “produttivi!”). Come ogni liquido, anche il latte allo stato solido aumenta in volume, dunque ricordati di non riempire mai la bottiglia fino all’orlo, per evitare che si spacchi. Meglio non congelare i formaggi freschi e quelli grassi, come la ricotta, la mozzarella, il gorgonzola, insomma tutti i formaggi molli, in quanto perdono gran parte del loro sapore e le loro proprietà organolettiche. I formaggi a pasta filata reggono meglio questo tipo di conservazione, mentre quelli stagionati tendono a sbriciolarsi.
Classico esempio sono i sughi per la pasta, che possono essere cucinati in una sola volta in grandi quantità, e poi congelati in comode porzioni alle quali attingere in futuro: ad esempio, ragù, pesto e sughi al pomodoro si conservano tranquillamente fino a 3 mesi. Anche arrosti ed involtini si conservano abbastanza bene (fino a tre mesi), così come il Brodo vegetale o di di carne e i minestroni di legumi o verdure. Lasagne, crespelle e sformati si possono conservare in freezer altrettanto bene, sia crudi che già cotti.
Pasta fresca e pasta ripiena sono particolarmente adatte ad essere congelate, anche perché quando si preparano questi piatti si tende a produrne in grosse quantità. Tagliatelle, tortelli e tutte le loro varianti vanno innanzitutto infarinati abbondantemente, per evitare che si incollino l’un l’altro o al supporto. La pasta ripiena va dapprima messa in congelatore in vassoi o ripiani: quando ciascun pezzo sarà congelato, si può trasferire l’adeguato contenuto in sacchetti monoporzione. Pasta per il pane, pizze e focacce si prestano benissimo al congelamento, sia crude che già cotte. Anche le preparazioni più “complesse” come pasta sfoglia, pasta brisée, pasta phyllo o pastafrolla si conservano molto bene sotto zero, divise preferibilmente in panetti di non più di 400 grammi. Lo stesso discorso si applica a cannoli e basi vuote per preparazioni dolciarie che possono essere preparate in grandi quantità e surgelate per un massimo di 6 mesi.
Per congelare a casa propria gli alimenti cotti o crudi la regola di base è: tenere separati i cibi dall’ambiente circostante o, mantenere sapori e profumi all’interno dei nostri alimenti. Bisogna infatti evitare qualsiasi contatto con l’ambiente del congelatore che, a causa delle basse temperature, tende a disidratare i prodotti. E, da non trascurare, la “segregazione” deve avvenire anche per una questione igienica. Per fare ciò, le opzioni sono moltissime, e tutte estremamente valide. Come prima cosa, prima di iniziare a congelare un alimento devi avere a tua disposizione:
Possiamo usare le vaschette in alluminio usa e getta, vendute con coperchi di cartoncino impermeabile e molto pratico, poiché possiamo scriverci sopra contenuto e data di “produzione” del nostro alimento. Questi contenitori sono particolarmente indicati per prodotti da forno come pizze e focacce ma anche per lasagne, sformati ed arrosti: la cottura e il successivo decongelamento possono essere fatti direttamente all’interno delle vaschette. Importante è non utilizzare contenitori in alluminio con cibi particolarmente acidi (es. succo di limone, pomodoro) poiché i pH bassi tendono a mobilizzare l’alluminio, che può quindi essere ingerito insieme al cibo.
Possiamo congelare i nostri sughi, il latte, brodi vegetali e qualsivoglia altro liquido in barattoli di plastica o vetro ermeticamente chiusi con un tappo. Bisogna però sempre ricordare l’inevitabile aumento di volume dei liquidi stessi (generalmente pari al 10%). È opportuno quindi lasciare dello spazio fra il contenuto e il bordo del contenitore, per permettere l’espansione del contenuto; oppure, si può temporaneamente congelare il prodotto ricoprendo il contenitore con un foglio di alluminio o pellicola trasparente, sostituendolo poi (a congelamento ultimato) con il tappo in dotazione.
Questi sono molto utili, comodi e usati per la maggior parte degli alimenti da congelare. Adatti per carni fresche a fette, come bistecche, petto di pollo ecc. Sono dei sacchetti usa e getta richiudibili, commercializzati in un’ampia gamma di dimensioni! Ottimi anche per congelare le verdure cotte come piselli, carote, verdura di ogni genere. Pratici perché adattabili in congelatore allo spazio presente.
L’etichettatura è importante quando congeliamo un prodotto alimentare. Bisogna specificare la data del congelamento, per poi risalire al “tempo di vita” del prodotto nel nostro freezer. E anche la descrizione del contenuto può essere utile, qualora il contenitore non sia trasparente.
La regola generale per decongelare gli alimenti è di farlo lentamente. Un ottimo metodo è quello di tenere un surgelato per una notte intera in frigorifero, oppure a temperatura ambiente quando non fa eccessivamente caldo, e solo nel caso di porzioni di piccole dimensioni. Soprattutto per i prodotti crudi, evitare l’utilizzo del forno: potrebbero infatti cuocersi all’esterno ma rimanere ghiacciati all’interno. Se il tempo è poco, si può decongelare un alimento mediante i forni a microonde dotati dei cosiddetti programmi “defrost”, che non ne alterano la caratteristiche.
Gli alimenti conservati in sacchetti a tenuta ermetica possono essere scongelati sotto un getto di acqua fredda corrente, avendo particolare cura nell’evitare l’ingresso di acqua all’interno. Questa potrebbe, infatti, comportare la perdita di vitamine e sali minerali dal nostro alimento. Lo stesso genere di perdita si può verificare attraverso la fuoriuscita di acqua dal cibo, che fisiologicamente si libera dal processo di decongelamento. Per questo, cercare nei limiti del possibile di conservare questo liquido, riutilizzandolo ad esempio per la cottura dell’alimento. Mentre per i cibi già cotti, o parzialmente cotti, possono essere messi direttamente in forno o su un fuoco basso per terminare la cottura. Ad esempio, lasagne e pizze si scongelano ottimamente in forno, mentre i barattoli di sugo possono essere riscaldati a bagnomaria. I primi piatti come pasta ripiena o pasta fresca vanno tuffati direttamente nell’acqua bollente, ancora congelati.
Una domanda che spesso le donne (e non solo) si fanno nel congelare un alimento è la seguente: “Si può ricongelare un alimento una volta scongelato?” La risposta è una sola: Se l’alimento scongelato è crudo, per esempio una fetta di carne, e la si cucina, allora dopo cotta la carne può essere ricongelata tranquillamente. Questo discorso non vale per un alimento crudo (o cotto) congelato e, successivamente scongelato. Dopo lo scongelamento non può più essere ricongelato! O si mangia nel tempo di un giorno o si butta (speriamo di no!).
IMPORTANTE: Almeno una volta all’anno è necessario ricordarsi sbrinare il freezer. La formazione dei classici “crostoni” di ghiaccio, oltre a rubare spazio interno utile, comporta anche un incremento significativo dei consumi energetici.
(Fonte: Ministero della salute – laleggepertutti.it)
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