Come pulire bene il totano. Segui il metodo giusto per non sbagliare!

Non sai come pulire bene il totano? Niente paura, scopriamo insieme tutti i trucchi per un risultato ottimale. E’ semplice, basta seguire pochi passaggi!

Ci sono tante ricette gustose a base di molluschi. Tra i più apprezzati c’è sicuramente il polpo, per il quale ti suggeriamo un metodo infallibile per una pulizia perfetta. Tra i piatti più buoni c’è l’insalata di polpo e patate lesse.

La lista dei molluschi è davvero lunga ed include calamari e seppie. Ci sono poi quelli bivalvi, tra i quali cozze, vongole, fasolari, telline e cannolicchi. In generale, tutti i molluschi, hanno molte proprietà benefiche. A parità di peso con i pesci, presentano una minore quantità di proteine. Sono poveri di calorie e grassi (che sono per lo più polinsaturi).

Totani
(Adobe Stock)

I molluschi sono fonte preziosa di micronutrienti. Una porzione di vongole, ad esempio, copre totalmente il fabbisogno di vitamina B12 e il 40% di quello di vitamina D. Tutti i molluschi sono ricchi anche di iodio, che è importante per il corretto funzionamento delle tiroide. Contengono anche una apprezzabile quantità di sodio. Ecco perché è sempre preferibile non aggiungere sale durante le preparazioni.

In questo articolo vogliamo soffermarci sul totano e, in particolare, sulla sua pulizia. Se hai difficoltà, scopri subito un metodo infallibile!

Come pulire il totano. I trucchetti per un risultato perfetto

Il totano non va confuso con il calamaro. Le differenze ci sono. Per esempio il calamaro ha due ali che partono dalla testa e corrono lungo la sacca. Il totano, invece, ne ha una. Anche il colore è diverso. Il totano è rosso-violaceo mentre, il calamaro, è tendenzialmente bianco. Un’altra differenza sta nel prezzo. Il calamari costano di più perché ritenuti più pregiati.

Detto questo, così che tu possa riconoscerli, vediamo come si pulisce il totano. Per prima cosa tira via la pelle. E’ un’operazione un po’ antipatica, ecco perché ti suggeriamo di aiutarti con un filo d’acqua corrente. Pratica un piccolo taglio sul corpo del totano e inizia proprio da lì a tirare la pelle. Man mano verrà via tutta.

Fatto questo, devi togliere gli occhi. Puoi infilzarli con la punta di un coltello. Poi devi schiacciare con le dita alle due estremità, per farli uscire completamente. Dopo aver concluso questa operazione, dai una bella sciacquata al mollusco.

Il terzo passaggio (che è forse quello più antipatico) consiste nel togliere il dente. Anche in questo caso, aiutati con il coltello praticando un foro e poi scava finché non verrà via.

A questo punto, puoi passare a pulire la parte interna del totano. Meglio se indossi dei guanti di lattice. Devi togliere la cartilagine e, poi, infilare un dito per estrarre le interiora. Troverai anche la sacca dell’inchiostro (che è blu scuro), che puoi usare per qualche ricetta. Con il nero di seppia, per esempio, si preparano risotti gustosi.

Ultimo step: sciacqua il totano con acqua corrente. Fallo in maniera accurata, perché potrebbe esserci ancora qualche residuo delle interiora. Ora il totano è pronto per essere cucinato. Puoi tagliarlo ad anelli, da passare in farina e poi da friggere. E’ un piatto buonissimo che piace quasi a tutti.

Totani
(Adobe Stock)

Tieni presente che puoi anche decidere di congelare i totani dopo averli puliti. In questo caso, però, devi sapere che puoi tenerli al massimo per 3-4 mesi nella cella. Quindi è bene appuntare la data per non sforare.

Ora sai come procedere per pulire bene i totani. Magari puoi portarli in tavola, per il pranzo di Pasqua, se non hai ancora deciso il menù.

 

 

 

 

 

 

 

 

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