Come raccontare il 13 novembre ai bambini

Ciò che è accaduto il 13 novembre a Parigi difficilmente potrà essere dimenticato.

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Scene di terrore e di orrore ci popolano la mente e ci fanno vivere in uno stato luttuoso e meditativo. Come è potuto accadere? Perchè avvengono fatti del genere? Cosa fare per questo mondo? Cosa fare della nostra vita? Queste e molte altre sono le domande che popolano la nostra testa e se è vero che per noi adulti è così, non dobbiamo trascurare l’effetto che gli eventi degli ultimi giorni possono avere sui nostri bambini.

Cosa fare? La prima reazione sarebbe quella di evitare di parlarne, di evitare ogni immagine, parola o anche riferimento che possa intaccare anche solo minimamente la gioia di vivere e l’illusione di un mondo perfetto del nostro piccolo.

Eppure lui è cittadino del mondo come noi ed un domani sarà protagonista in prima linea, vivrà sulla sua pelle le ripercussioni di ciò che nel mondo accade ora. E’ dunque fondamentale che sappia, che abbia una memoria storica concreta e completa, perchè solo conoscendo ciò che è accaduto in passato si può sperare di avere un futuro migliore.

Come affrontare però il discorso, tentando di renderlo il più indolore possibile? Non ci sono metodi giusti o sbagliati. Il consiglio è quello di riunire tutta la famiglia, in modo che il bimbo senta di essere protetto ed al sicuro, e di cercare di parlarne in maniera tranquilla, spiegando i fatti con chiarezza (evitando ovviamente di scendere troppo in dettagli) e confrontandosi con il bimbo sull’argomento. Sentire cosa ne pensa e cosa ha da dire è fondamentale, perchè prima di tutto gli permette di sfogare la paura e l’angoscia che conoscere i fatti gli può scatenare e secondo poi ci permette di rassicurarli e di far capire loro che faremo di tutto per proteggerli e che saremo sempre al loro fianco.

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