I tappeti sono i protagonisti in moltissime case: completano l’arredamento, riempiono gli spazi e danno un tocco di eleganza agli ambienti. Chiunque possieda un tappeto, soprattutto se pregiato, agisce sempre con cura e attenzione per preservarlo da macchie e da uno sporco resistente. Difatti, si pone sin da quando lo si acquista il quesito su come pulirlo e mantenere la sua bellezza. Di qualsiasi materiale siano costituiti, che sia seta, lana o tessuti acrilici, i tappeti richiedono una costante manutenzione perché arriva sempre il momento di pulirli, igienizzarli e rimuovere le macchie che accidentalmente si formano.
Generalmente, i tappeti più soggetti a imbrattarsi sono quelli posizionati nell’ingresso di un appartamento, in una sala da pranzo sotto il tavolo o vicino a un divano. Prima di pensare, però, di portare un tappeto in lavanderia, possiamo adottare tanti piccoli rimedi per provvedere alla pulizia e igienizzazione autonomamente. Si sa, un tappeto fresco e pulito allieta la vista e da quel senso di accoglienza e calore alla nostra casa.
METODI CLASSICI E ALTERNATIVI PER PULIRE I TAPPETI
Molti scelgono di usare metodi naturali per la pulizia dei tappeti che, oltre ad essere economici, rispettano l’ambiente e non inquinano. In alternativa, ci sono metodi più moderni e meno faticosi ma non meno efficaci per tenere pulito un tappeto. In ogni caso, il primo imperativo è quello di passare giornalmente la scopa a vapore sul tessuto (se non ne avete una, noi vi consigliamo le scope a vapore Rowenta); questo passaggio ha l’obiettivo sia di rimuovere completamente la polvere, sia di vaporizzare il tappeto, igienizzandolo e rendendo più vivaci i suoi colori e più distese le fibre. Infatti, gli ultimi modelli sfruttano nuove tecnologie che permettono di aspirare e sanificare contemporaneamente dimezzando le tempistiche. Il principio su cui si basa è l’utilizzo del vapore che elimina virus, germi e batteri oltre allo sporco più ostinato, senza implicare l’impiego di detergenti chimici.
Chi punta sui metodi tradizionali, di solito predilige:
- il bicarbonato di sodio, che è un prodotto quasi sempre presente nelle case, economico e si presta a numerosi usi;
- il sapone di Marsiglia con delle gocce di limone, da spargere soprattutto sulle macchie;
- una combinazione di aceto bianco e bicarbonato per una pulizia più profonda, diluiti in 1 litro di acqua: si procede, quindi, bagnando con un panno pulito e umido tutto il tappeto. L’aceto ha un incredibile potere disinfettante e scrostante, mentre il bicarbonato ha una proprietà sbiancante dando origine a una combinazione perfetta.
La scelta del metodo più efficace dipende anche dal tipo di tappeto che intendiamo ripulire e dal materiale.
È più facile pulire i tappeti a pelo lungo utilizzando dell’acqua miscelata con una piccola quantità di ammoniaca o del sapone neutro aiutandosi con una spazzola che va passata nella direzione del pelo e nella direzione opposta.
I tappeti a pelo corto richiedono tempestività nella rimozione delle macchie ma possono essere facilmente igienizzati attraverso un’aspirapolvere e una scopa a vapore.