Terzo giorno di consultazioni, il Centrodestra appare determinato e compatto: Salvini, Meloni e Berlusconi spingono per una nuova chiamata alle urne. PD e Cinque Stelle, invece, fanno quadrato attorno a Conte. Resta l’incognita Italia Viva.
Il Centrodestra si prepara a prendere parte al terzo giorno di consultazioni: nei fatti e nella sostanza la posizione dei sovranisti non è cambiata. Salvini, Meloni e Berlusconi si mostrano compatti. Il fronte comune è il ritorno alle urne, concetto espresso largamente dalla leader di Fratelli d’Italia che, ai microfoni di Rai Radio1, ha ribadito il concetto: “Siamo tutti d’accordo nel tornare al voto, la posizione del Centrodestra è questa e non cambierà”.
Fa eco Matteo Salvini che rincara la dose: “Mezza Europa, quando manca un Governo va a elezioni, in Italia no. Detto questo, l’unica alternativa possibile è un Governo di Centrodestra che riparta da impresa, sviluppo e crescita”. Concetti condivisi in larga parte anche da Berlusconi che, però, si mostra anche possibilista: no ad alleanze, ma pronto a collaborazioni per favorire l’uscita dalla pandemia e risolvere le divergenze politiche pur restando nelle proprie posizioni.
Niente sconti, dunque, semmai agevolazioni nella formazione di un eventuale Esecutivo: discorso che non piace agli altri due poli di quella che, nella Legislatura uscente, era la forza di opposizione. Malgrado le minime frizioni nel tridente della Destra, si va avanti verso un nuovo giorno di indagini: il nome per il nuovo Premier ancora non c’è. Strada in salita per il possibile ritorno in sella di Giuseppe Conte che ha già detto: “Se sceglieranno diversamente, tornerò a fare l’avvocato senza problemi”.
Chi una sua scelta l’ha già fatta, invece, sono Cinque Stelle e PD che rinnovano l’appoggio al Premier dimissionario: “Unica strada possibile in un momento come questo”. Messe a tacere, quindi, le voci di chi avrebbe paventato una nuova maggioranza con Di Maio Presidente del Consiglio: “Ci vogliono mettere agli opposti”, tuona il pentastellato, ma “non esiste alcuna frizione tra me e Conte”. Avanti insieme, dunque. Almeno loro. Resta l’incognita Italia Viva, Teresa Bellanova precisa: “Ci devono dire se Iv è ritenuta affidabile e ancora una parte importante della coalizione. Non si può più perdere tempo, la risposta deve arrivare quanto prima”.