Le contrazioni dei muscoli vaginali si verificano spessissimo durante l’orgasmo e possono essere fantastiche o imbarazzanti, ma a cosa servono?
Tutto ciò che esiste e che funziona nel corpo umano ha uno scopo ben specifico. Anche il comportamento di organi e tessuti è finalizzato a raggiungere determinati risultati che spesso ignoriamo del tutto ma che, letteralmente, ci tengono in vita.
La sessualità femminile è un’argomento molto complesso, così come il piacere femminile. Le donne, come sostiene da sempre la cultura popolare, sono più complesse degli uomini sotto molti punti di vista e, naturalmente, anche il raggiungimento del piacere sessuale, cioè dell’orgasmo, è molto più complesso di quello maschile.
Non può essere un caso se le donne sono l’unico dei due generi sessuali umani a possedere un organo che ha la sola funzione di generare piacere: il clitoride.
Nel momento in cui il clitoride viene opportunamente stimolato, la maggior parte delle donne raggiunge un forte stato di eccitazione a cui segue (con un po’ di fortuna) anche l’orgasmo.
A moltissime donne capita però che, durante l’orgasmo e anche nei minuti appena successivi ad esso, si sperimentino delle contrazioni vaginali anche piuttosto intense e prolungate, che a volte possono dare l’impressione di “andare fuori controllo”.
Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di contrazioni involontarie, su cui le donne riescono ad avere scarso controllo o addirittura a non averne per niente.
Ma a cosa servono quelle strane e spesso inaspettate contrazioni che piacciono tanto a lei (e di certo anche a lui)?
Hai le contrazioni vaginali durante l’orgasmo? Il tuo corpo vuol farti diventare mamma
Durante l’eiaculazione maschile il pene emette sperma in una certa quantità: tutto dipende dallo stato di eccitazione raggiunto dall’uomo.
Durante l’eiaculazione il pene è soggetto a contrazioni che servono a dare allo sperma una “spinta” in più, permettendogli di arrivare il più lontano possibile.
Quando una donna raggiunge l’orgasmo il suo cervello produce ossitocina, un’ormone che genera un gran senso di sollievo e di rilassamento e che è, tra le altre cose, contribuisce a generare le contrazioni dei muscoli pelvici che circondano la vagina, ma perché?
In realtà per un motivo molto simile a quello che genera le contrazioni maschili: contraendo i muscoli pelvici il corpo tenta di aiutare lo sperma a “risalire” verso l’ovulo da fecondare come se, insomma, la nostra vagina facesse un po’ la ola per incitare gli spermatozoi nella loro corsa verso la meta.
È stato anche stabilito che le contrazioni vaginali che seguono l’orgasmo sono in grado di indirizzare lo sperma solo nella tuba dove si è appena sviluppato un ovulo fertile, così da moltiplicare le possibilità di concepimento.
Al di là dell’utilità biologica di questo “fenomeno” dell’orgasmo femminile, c’è da dire che il meccanismo delle contrazioni vaginali è molto utile per generare piacere anche nel partner maschile, perché aumenta la stimolazione del pene aiutandolo a raggiungere il momento “clou”.
Alcune donne sono in grado di controllare i muscoli vaginali durante l’orgasmo, con un semplice atto di volontà, come se muovessero qualsiasi altro muscolo del corpo.
Quest’abilità, se coltivata e allenata con appositi esercizi, non aiuterà soltanto a sperimentare orgasmi più soddisfacenti, ma anche a mantenere in salute, cioè elastiche e “in forma” le pareti vaginali.
Tra le altre cose i muscoli pelvici hanno anche la funzione di controllare gli orifizi terminali della vescica e dell’intestino. Per essere chiari: è la contrazione dei muscoli pelvici a permetterci di trattenere la pipì.
“Allenare” i muscoli pelvici mentre si è semplicemente sedute consentirà di mantenere un tono muscolare forte ed efficace, che oltre a procurarci un po’ di sano divertimento in più durante i rapporti sessuali, ci aiuterà a evitare problemi di incontinenza durante la vecchiaia.
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Bisogna specificare però che molte donne non sperimentano le contrazioni vaginali durante l’orgasmo, anche se “si divertono” lo stesso. Altre donne manifestano le contrazioni di tanto in tanto, quando magari la stimolazione è durata di più o ha generato un orgasmo più intenso. Altre ancora sperimentano contrazioni dei muscoli pelvici a ogni orgasmo, anche se le contrazioni possono variare enormemente nel numero e nell’intensità. A proposito: ti sei mai chiesta come si misura l’intensità di un orgasmo? Ma con l’orgasmometro, ovvio!
Per alcune donne, infine, raggiungere l’orgasmo è davvero difficile: questo può derivare da una serie enorme di cause, soprattutto psicologiche, ma esiste un piccolo segreto alimentare che può venirci in aiuto in questi casi.